Juventus-Araujo, la telenovela non è finita. Il Barcellona non chiude totalmente alla cessione, cosa filtra
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Una telenovela che volge verso la conclusione e che, apparentemente, è destinata a regalare un epilogo poco gradito alla Juventus, la squadra che fino all’ultimo proverà a piazzare il colpo da 90 per alzare il livello del proprio reparto difensivo. Ronald Araujo è stato vicino, molto vicino, a salutare il Barcellona per poi fare una parziale marcia indietro e riportare d’attualità addirittura il discorso relativo al prolungamento del contratto che scade nell’estate del 2026. Le parole cariche di affetto di diversi compagni di squadra, Gavi su tutti, la stima dell’allenatore Hansi Flick e la piccola emergenza venutasi a creare con l’infortunio muscolare di Inigo Martinez hanno cambiato le carte in tavola. E il resto lo ha messo il direttore sportivo blaugrana Deco, che in un faccia a faccia col giocatore, ha ribadito l’incedibilità dell’uruguaiano e messo sul piatto il rinnovo.
Parole, nulla di firmato, ma la promessa di rivedersi quanto prima per capire se esistano effettivamente i margini per prolungare un matrimonio iniziato nel 2018 per altri 5 anni. Araujo ha sempre preteso rassicurazioni tecniche che, nelle settimane precedenti, il livello di rendimento e di assortimento della coppia di centrali formata dal giovanissimo Cubarsì e dal più stagionato Inigo Martinez gli stavano precludendo. Ma il ko muscolare dell’ex giocatore di Real Sociedad e Athletic Bilbao - ne avrà per qualche settimana - unito all’età non proprio verdissima e alle scarse rassicurazioni fisiche date dal rientrante Christensen (rimasto ai box per guai fisici e non tesserato per la prima metà di stagione) hanno riaperto al classe ‘99 le porte della titolarità, offrendo una prospettiva di protagonismo maggiore. Il gesto poi di affidargli la fascia di capitano, sia nella finale di Supercoppa di Spagna contro il Real Madrid che nella successiva gara di Coppa del Re contro il Betis è un segnale non indifferente sulla volontà del Barcellona. Che tuttavia non esclude completamente una partenza del giocatore e che, a fronte di questa eventualità, vuole lavorare per non farsi cogliere impreparato.
La prima proposta della Juventus da 35 milioni di euro è stata respinta, prima ancora che Araujo tornasse a giocare con la maglia dei catalani dopo tante settimane ai box, tra infortuni e panchine. Nei giorni scorsi, forte di un accordo verbale con l’entourage del calciatore - che aveva aperto con entusiasmo all’idea di trasferirsi in Italia e di giocare coi colori bianconeri addosso, da Torino è stato recapitato il messaggio che l’offerta avrebbe potuto salire addirittura fino a 50. Una convinzione figlia, evidentemente, di quanto stava bollendo in pentola sul fronte Cambiaso, per il quale nelle prossime ore potrebbe aprirsi ufficialmente la trattativa col Manchester City sulla base di 60-65 milioni di euro. A quel punto, la Juve avrebbe il tesoretto da reinvestire per la difesa - dopo essersi già assicurata l’esterno portoghese Alberto Costa e l’attaccante francese Kolo Muani come alternativa a Vlahovic - e argomenti per indurre il Barcellona a scendere a più miti consigli.
Tutto passa dall’imminente incontro che il ds blaugrana Deco, Araujo e il suo giocatore intratterranno per provare a siglare un nuovo contratto fino al 2030 e allontanare, almeno per questa finestra di mercato, le voci su una cessione. Già, perché un quotidiano molto vicino alle vicende societarie come Mundo Deportivo riferisce che, i vertici del Barcellona sarebbero disposti a mostrare piena disponibilità verso il giocatore nell’inserire una via di fuga, sotto forma di clausola, per permettere già in estate allo stesso di partire qualora, da qui al termine della stagione, non si ritenesse soddisfatto del suo ruolo all’interno della squadra. Ad oggi, il club spagnolo continua a sparare alto (70 milioni di euro) e a negarsi alla Juventus, ma finché non sarà scritta la parola fine, tutto può ancora accadere.
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Parole, nulla di firmato, ma la promessa di rivedersi quanto prima per capire se esistano effettivamente i margini per prolungare un matrimonio iniziato nel 2018 per altri 5 anni. Araujo ha sempre preteso rassicurazioni tecniche che, nelle settimane precedenti, il livello di rendimento e di assortimento della coppia di centrali formata dal giovanissimo Cubarsì e dal più stagionato Inigo Martinez gli stavano precludendo. Ma il ko muscolare dell’ex giocatore di Real Sociedad e Athletic Bilbao - ne avrà per qualche settimana - unito all’età non proprio verdissima e alle scarse rassicurazioni fisiche date dal rientrante Christensen (rimasto ai box per guai fisici e non tesserato per la prima metà di stagione) hanno riaperto al classe ‘99 le porte della titolarità, offrendo una prospettiva di protagonismo maggiore. Il gesto poi di affidargli la fascia di capitano, sia nella finale di Supercoppa di Spagna contro il Real Madrid che nella successiva gara di Coppa del Re contro il Betis è un segnale non indifferente sulla volontà del Barcellona. Che tuttavia non esclude completamente una partenza del giocatore e che, a fronte di questa eventualità, vuole lavorare per non farsi cogliere impreparato.
La prima proposta della Juventus da 35 milioni di euro è stata respinta, prima ancora che Araujo tornasse a giocare con la maglia dei catalani dopo tante settimane ai box, tra infortuni e panchine. Nei giorni scorsi, forte di un accordo verbale con l’entourage del calciatore - che aveva aperto con entusiasmo all’idea di trasferirsi in Italia e di giocare coi colori bianconeri addosso, da Torino è stato recapitato il messaggio che l’offerta avrebbe potuto salire addirittura fino a 50. Una convinzione figlia, evidentemente, di quanto stava bollendo in pentola sul fronte Cambiaso, per il quale nelle prossime ore potrebbe aprirsi ufficialmente la trattativa col Manchester City sulla base di 60-65 milioni di euro. A quel punto, la Juve avrebbe il tesoretto da reinvestire per la difesa - dopo essersi già assicurata l’esterno portoghese Alberto Costa e l’attaccante francese Kolo Muani come alternativa a Vlahovic - e argomenti per indurre il Barcellona a scendere a più miti consigli.
Tutto passa dall’imminente incontro che il ds blaugrana Deco, Araujo e il suo giocatore intratterranno per provare a siglare un nuovo contratto fino al 2030 e allontanare, almeno per questa finestra di mercato, le voci su una cessione. Già, perché un quotidiano molto vicino alle vicende societarie come Mundo Deportivo riferisce che, i vertici del Barcellona sarebbero disposti a mostrare piena disponibilità verso il giocatore nell’inserire una via di fuga, sotto forma di clausola, per permettere già in estate allo stesso di partire qualora, da qui al termine della stagione, non si ritenesse soddisfatto del suo ruolo all’interno della squadra. Ad oggi, il club spagnolo continua a sparare alto (70 milioni di euro) e a negarsi alla Juventus, ma finché non sarà scritta la parola fine, tutto può ancora accadere.
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Commenti
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questo e' fortissimo, andrebbe preso subito, ha la stessa cattiveria di montero e fisicamente e'...