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Juventus, Alessio Sundas è sicuro: 'Senza Allegri addio scudetto'
La decisione di cambiare, quindi, non trova un appoggio totale e come già esposto nelle scorse settimane, tra coloro che non sono d'accordo con l'addio del tecnico ex Cagliari e Milan c'è il procuratore e manager sportivo Alessio Sundas. "Mi rivolgo direttamente ad Agnelli e all'intera dirigenza della Juve - esordisce il procuratore fiorentino - Come ho già detto non sono d'accordo con la scelta di sciogliere il rapporto con Allegri, anche perchè ha fatto vincere tanto a questa società, primeggiando in Italia e diventando protagonista in Europa. C'era ancora del lavoro da fare, questo è certo, ma come si sa la perfezione è mera utopia. Nel calcio la prima regola è quella di non cambiare la squadra che vince ed è per questo che io mi accodo ai molti tifosi che mi scrivono dicendo di non essere in linea con la scelta della società. Il mio è un parere da esperto di calcio e da addetto ai lavori, ovviamente".
Un'accusa ricorrente è quella del gioco, non all'altezza di sorprendere e ostacolare le grandi d'Europa, ma soprattutto le squadre come la giovane Ajax spudorata e spensierata: "L'Italia ha sempre fatto un gioco basato su delle difese solide - prosegue Sundas - Il catenaccio è stato il segreto vincente della Nazionale negli anni in cui il calcio italiano era tra i più alti livelli in Europa. E' ovvio che col tempo si cambia, si cambia l'approccio, si studiano le partite, le avversarie e che un allenatore ha anche la necessità di modellare la squadra in base alle esigenze ed è per questo che non comprendo come la scelta di esonerare Allegri".
E proprio riguardo al possibile erede di Allegri Sundas boccia il possibile approdo in bianconero di Guardiola: "Bisogna ricordare che Guardiola, un grande allenatore e innovatore del calcio, ha sempre faticato a primeggiato contro le italiane con il suo tiki-taka. Messi è stato spesso contrastato e ingabbiato, rendendolo inoffensivo. Basti ricordare al Milan proprio di Allegri che lo battè in Champions. Al tempo stesso bisogna anche ricordare il Chelsea dell'italiano Di Matteo che "scippò" la coppa dalle grandi orecchie proprio con un catenaccio che permise a Drogba di andare a segnare nella porta di Valdes. In Italia il tiki-taka non funziona, le testimonianze sono tante".
Neanche il nome di Conte, sempre secondo Sundas, sarebbe la soluzione ideale: "Spesso i ritorni di fiamma sanno di minestra riscaldata. Sappiamo che Conte andò via perchè voleva una rosa all'altezza delle big d'Europa, ma allo stesso tempo bisogna dire che se Allegri non va bene per il gioco che esprime, allora sulla stessa scia c'è Conte. La differenza forse sta semplicemente nell'atteggiamento in panchina. Conte è più passionale, è un motivatore, ma per la Champions League non basta certamente questo. Credo infatti che senza Allegri e con uno di questi allenatori la Juve nella prossima stagione potrebbe trovare delle serie difficoltà a confermarsi anche in Italia. Non so se il suo record di scudetti consetivi continuerebbe".