Juvemania: Vlahovic-dipendenza. Goduria da derby, ma il miracolo guarigione non è ancora arrivato
Dopo la pesante sconfitta subita in Champions League contro il Maccabi Haifa e le durissime parole a fine partita del Presidente Andrea Agnelli culminate nella scelta di andare tutti in ritiro per ricompattare il gruppo alla Juventus serviva necessariamente una vittoria.
Non era facile né scontata contro il Torino nel derby, anche se la squadra di Juric dispone in assoluto forse dell’attacco più debole della Serie A, ma alla fine è arrivata.
Nulla ha potuto un super Milinkovic Savic contro il suo connazionale Vlahovic, davanti gli occhi interessati del loro CT Dragan Stojkovic. Ha parato tutto il possibile per oltre un’ora, ma poi al 74’ è dovuto capitolare davanti alla rabbia, alla fame agonistica, alla voglia di vincere e di riabilitarsi di Dusan.
Vlahovic dipendenti
La Juve, così come impostata da Allegri, è praticamente Vlahovic dipendente e lo dimostrano i numeri e le statistiche in maniera impressionante.
Senza i goal del centravanti serbo difficilmente la Vecchia Signora riesce a vincere, praticamente mai.
Per le sue capacità tecniche ed il suo strapotere fisico, Dusan dovrebbe segnare di più, è evidente. Ma di chi è la colpa?
La partita di ieri ha dimostrato che se gli vengono offerte delle opportunità offensive, prima o poi il goal lui lo trova.
Nel primo tempo è stato poco concreto a tu per tu con il portiere granata , d'accordo, nella ripresa c’è voluto una super parata in volo del connazionale ma alla terza opportunità non ha perdonato. Vlahovic è nato per il gol, va solamente assistito meglio. La sua media realizzativa in maglia bianconera è condizionata prevalentemente dalla qualità del gioco della Juve, non certo da una sua apparente crisi o involuzione. Certo lui deve fare di più e cercare di migliorarsi costantemente giorno dopo giorno ma non potrà mai essere un problema per questa squadra. Anzi.
Prima vittoria in... “trasferta”
Per la prima volta in stagione la squadra di Allegri vince, almeno sulla carta, una partita in trasferta anche se ovviamente nel caso specifico solo statisticamente. La prima vera vittoria lontano da Torino non è ancora arrivata e quindi, nonostante il successo nel derby, inutile gettarsi nuovamente in proclami inutili.
Per capire se questa squadra è davvero guarita bisognerà valutare tutte le prossime partite nel complesso perché senza continuità non si va da nessuna parte.
Qualche piccolo segnale di riscossa lo si è anche visto nel derby con addirittura qualche raddoppio di marcatura, pressing e verticalizzazioni rapide ma è davvero ancora troppo poco per esaltarsi e gridare al miracolo della rinascita.
Testa bassa e pedalare, la strada per la risalita è ancora lunga ma con un Vlahovic così tutto è più facile.
@stefanodiscreti