Juvemania: strapotere Juve, altro che Sassuolo materasso!
Finalmente è ripartito il campionato. E per i tifosi juventini vedere all’opera per la prima volta insieme dal primo minuto i nuovi acquisti Pjanic e Higuain è stata una delizia per gli occhi. Una Juve a tratti devastante che ha smaterializzato in pochi minuti una delle poche e belle realtà nostrane prodotte negli ultimi anni. Le malelingue sostengono che ieri il Sassuolo si sia “scansato” e che non è mai un caso inoltre che Berardi salta sempre questa sfida. L’assenza di Berardi, alla quale quest’anno si è aggiunta anche quella di… Sensi.
Niente, questo modo di pensare da perdenti è un fenomeno tipicamente italiano, mai capace di rendere onore agli avversari più forti. Dinanzi ad una dimostrazione di forza assoluta ci deve, per forza, essere sempre un complotto nascosto. Mah.HIGUAIN, UNA SENTENZA
Sono già 3 i gol realizzati dal “Pipita” Higuain allo Juventus Stadium in poco più di 90’ complessivi. Una media gol pazzesca, tutti di pregevole fattura (quello in mezza rovesciata da tramandare ai posteri) , da spaventare qualsiasi rivale. Ma esiste davvero un anti-Juve?
L’impressione dilagante di questo inizio è quello che la squadra bianconera deve temere solo se stessa. Mantenere la concentrazione per 90’ dinanzi ad una manifesta superiorità nei confronti degli avversari sarà forse la prova più dura dell’intera stagione italiana, come evidenziato proprio ieri contro gli uomini di Di Francesco.
PJANIC, BUONA LA PRIMA
Buona la prima di Pjanic e non solo per il gol. Il regista bosniaco ha già preso in mano le redini del centrocampo juventino e vederlo duettare con Dybala, in attesa del rientro di Dani Alves, è uno spettacolo per tutti i palati fini. Anche qui i segnali che arrivano sono più che positivi. Finalmente, nel pieno della maturazione della sua carriera, Miralem può acquisire quella continuità mai avuta nella sua permanenza giallorossa. La presenza di Khedira al suo fianco e il futuro rientro in squadra di Marchisio non potranno che aiutarlo ancora di più in questo processo di crescita.
CHIELLINI SCENDE, BENATIA SALE
Chi invece sembra in un momento di vera involuzione è Giorgio Chiellini. Tra la pausa nazionale, soprattutto, e la partita di ieri ci troviamo davanti ad un giocatore pallida copia dello spietato marcatore degli anni scorsi. Con un Benatia sempre più decisivo e sempre più integrato nella nuova realtà bianconera, l’impressione è che se Chiellini non si riprende presto quest’anno vedrà molte partite seduto dalla panchina vicino a Mister Allegri.
LICHTSTEINER PROFESSIONISTA VERO
Da encomio la professionalità ancora una volta dimostrata, se mai ve ne fosse bisogno, da Stephan Lichtsteiner. Il pasticcio c’è stato ormai, fuori dalla lista Champions dopo gli screzi dell’ultimo giorno di mercato tra la dirigenza juventina e il suo procuratore, ma il terzino svizzero sembra non aver accusato il colpo e in campo non si risparmia mai. Il suo salvataggio sulla linea, arrivato quando la partita si sarebbe invece potuta clamorosamente riaprire, è valso un goal. Con la partenza della Champions e la necessità di ricorrere in modo quasi scientifico al turn over abbiamo la quasi certezza che in campionato si farà molta fatica a lasciare Lichtsteiner fuori dall’11 titolare.
OBIETTIVO CARDIFF
Champions che ripartirà proprio questo mercoledì con la “rivincita” contro il Siviglia. La sconfitta in terra spagnola dell’anno scorso, anche se arrivata a qualificazione già ottenuta, è
costato l’accoppiamento agli ottavi contro il Bayern Monaco. La peggiore partita in bianconero di Morata accoppiata ad alcune scelte poco comprensibili di Allegri hanno scritto il destino della Champions 2015-2016. Chissà, in un remake di Sliding doors, come sarebbe andata se la Juve fosse arrivata prima nel girone pescando poi negli ottavi i tutt’altro che fenomenali ucraini della Dinamo Kiev. Inutile piangere adesso sul latte versato, ma l'obiettivo primato nel girone quest’anno non deve assolutamente svanire. Se si vuole davvero sognare sino in fondo la finale di Cardiff, non bisognerà sbagliare un colpo. La fortuna servirà come da sempre determinante in questa competizione. Ma andarla a stuzzicare come fatto lo scorso anno, dopo averne beneficiato invece due anni fa per l'approdo a Berlino, potrebbe essere negativamente letale. Anche perché la fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo. Soprattutto in Champions contro la Juve.
@stefanodiscreti