VIDEO Juvemania. Statistici, economisti e tifosi del Real d'accordo: grande Juve
Grande impresa quella della Juve, che si è qualificata agli ottavi di Champions League arrivando prima in un girone difficilissimo, che vedeva in campo anche il Chelsea campione d'Europa e lo Shakhtar Donetsk, la squadra che insieme al Borussia Dortmund ha fatto vedere il gioco migliore in questa prima fase della manifestazione.
I bianconeri, che in base all'urna di Nyon e ai valori in campo, a inizio stagione potevano essere considerati come la terza forza del girone, hanno fatto qualcosa di straordinario. Prova ne sia il fatto che mai la squadra detentrice della coppa era stata eliminata nella fase a gironi. A parere di chi scrive, la Juve quest'anno il suo dovere in Europa lo ha già fatto, qualsiasi cosa accada dagli ottavi in poi. Diverso, naturalmente, è il discorso relativo al campionato, dove la squadra di Antonio Conte, che finalmente domenica torna in panchina dopo la squalifica, ha il dovere di bissare il titolo conquistato a maggio.
La qualificazione agli ottavi di Champions League, di spessore ben diverso da quella conquistata dalla Juve di Ranieri nel 2008-09 (perché quella Juve - con Del Piero, Trezeguet, Nedved, Camoranesi e Buffon - era ancora figlia della squadra di Capello, mentre quella attuale è solo all'inizio di un ciclo), rappresenta un altro importante tassello del ritorno bianconero ad alti livelli, avvenuto molto prima di quanto tutti i rivali prospettavano nel 2006, quando c'era anche chi sosteneva che mai più la Vecchia Signora sarebbe tornata alla vittoria.
E invece la Juve è tornata, con un nuovo stadio e con una squadra vincente, anche in Europa. E nel mondo, da più fronti, arrivano le testimonianze di questo ritorno.
L'Iffhs, l'Istituto mondiale di storia e statistica del calcio, analizzando il periodo che va dal 1º dicembre 2011 al 30 novembre 2012, testimonia il balzo in avanti della Juventus dalla 26esima alla 14esima posizione nella classifica mondiale per club.