AFP via Getty Images
Juvemania: una rivoluzione logica ma incompleta. Pogba è il vero ago della bilancia del mercato della Juve
Con l’ultima, bollente, giornata di calciomercato va in archivio anche la sessione estiva della campagna acquisti 2022/2023, di sicuro la migliore in casa Juventus da anni a questa parte soprattutto per il rapporto taglio spese-recupero investimenti / rinforzi.
RIVOLUZIONE - E’ stata un’assoluta rivoluzione in casa bianconera, come non succedeva da tanto tempo. Rispetto alla scorsa stagione non fanno più parte della rosa juventina De Ligt, Zakaria, Arthur, Pellegrini, Morata, Bernardeschi, Dybala e Chiellini e sono arrivati invece Gatti, Di Maria, Pogba, Bremer, Kostic, Milik e Paredes più il rientro dal prestito alla Cremonese di Fagioli. Un cambiamento radicale, totale, che consegna una squadra sicuramente più pronta (con un taglio importante anche al monte ingaggi) ad Allegri, proprio quello che voleva il tecnico toscano.
ALLEGRI SENZA ALIBI - Un mercato più che discreto, quasi da 8. Sicuramente non di prospettiva e con anche poca logica gerarchicotattica (servivano più di tutto un terzino sinistro ed un regista ed è arrivato solo quest’ultimo all’ultimo giorno…) ma ampiamente proficuo da un punto di vista di ridimensionamento dei costi e scelta di giocatori più pronti nell’immediato. Il mister toscano ha ottenuto l’instant team che tanto chiedeva e adesso non ha più alibi e scuse a cui appigliarsi né da un punto di vista di calcio giocato né soprattutto di risultati. Ad Allegri non si può chiedere certo un calcio spettacolo ma qualcosa di migliore rispetto alla noia mostrata nelle prime giornate di Serie A sicuramente sì, soprattutto man mano che verranno recuperati i giocatori più talentuosi della rosa.
DECIDE POGBA - Ma è una Juve più forte di quella dell’anno passato? Il giudizio finale è condizionato indiscutibilmente da Paul Pogba, tutto ruota decisamente intorno a lui. La difesa, nonostante gli arrivi di Bremer e Gatti, appare indebolita rispetto all’anno passato sia perché manca clamorosamente l’alternativa ad Alex Sandro sia perché gente come Danilo e Bonucci ha un anno in più sulle spalle. L’attacco gode soprattutto dell’arrivo del mercato invernale scorso di Vlahovic perché tra i cambi estivi Morata, Dybala OUT e Milik, Di Maria IN il livello complessivo è praticamente quello; certo il “Fideo” è un giocatore di classe superiore, pazzesco, ma ha 34 anni e un Mondiale alle porte da disputare e con la voglia successiva poi, nemmeno nascosta, di rientrare in Argentina. Quindi bisogna usufruirne tutto e subito, sperando che non ci siano ulteriori intoppi fisici a limitarlo nel frattempo. A centrocampo invece la Juventus si è sicuramente rinforzata, almeno sulla carta. Ma un conto è la Juve con Pogba, un conto senza. Tutto ruota inesorabilmente intorno al francese. Bisogna assolutamente capire i tempi di recupero dall’infortunio e soprattutto come rientrerà da un punto di vista fisico. L’esplosione di Miretti in casa bianconera ha sicuramente cambiato alcuni programmi di mercato in corsa (basti pensare anche al sacrificio dell’ultima ora di Zakaria) ma per capire se questa Juve è davvero migliore di quella dell’anno passato bisognerà vederla al completo almeno una volta.
@stefanodiscreti