Juvemania: ossatura da settimo posto
"Stiamo ancora costruendo la nostra ossatura, invece il Milan ha vinto lo scudetto l'anno scorso e l'Inter due anni fa ha vinto praticamente tutti i titoli. Noi veniamo da due settimi posti. Ci servirà tempo".
Non lasciano margine alle interpretazioni le parole pronunciate ieri sera da Antonio Conte, dopo la sconfitta subita nel Trofeo Berlusconi dalla Juventus (che schierava la squadra titolare) contro un Milan al quale mancavano 4 o 5 titolari (Thiago Silva, Van Bommel, Ibrahimovic, Pato e Robinho).
Conte, che poi ha aggiunto l'ormai consueto: "Il direttore Marotta sa cosa voglio", ha inquadrato perfettamente la situazione: al di là dei facili entusiasmi scatenati dalle buone prestazioni nel Trofe Tim, è ancora tanta la strada che separa i bianconeri dalle milanesi (che nell'ultimo campionato hanno distanziato la Juve rispettivamente di 24 punti - il Milan - e di 18 - l'Inter). Il tecnico salentino ha ragione e fa bene a sottolinearlo, così come fa bene a chiedere rinforzi alla società. E non si può che essere d'accordo con lui, che in una squadra che ha vinto tutto ci ha giocato e che, quindi, sa bene cosa serve (e cosa manca all'attuale Juventus) per arrivare a quei livelli. Forza Marotta, dunque. Alla fine del mercato mancano ancora dieci giorni: il tempo e i mezzi per colmare parte del gap che ci separa da Milan e Inter ci sono. E' arrivato il momento di comprare.
Oltre al mercato, l'altro aspetto sul quale occorre lavorare, e Conte ha sottolineato anche questo elemento, è quello relativo alla mentalità. Nel primo tempo del Berlusconi, la squadra ha avuto un atteggiamento completamente sbagliato, per poi riscattarsi nella ripresa. Spetta a Conte e alla squadra imparare ad eliminare dal repertorio questi pericolosi black-out, che nella scorsa stagione sono costati davvero troppi punti.
Post Scriptum. Le parole di Conte rincuorano chi, come il sottoscritto, non si rassegna a una Juventus da settimo posto. E penso a chi si è risentito per lo Juvemania di settimana scorsa su Krasic... Per chiarire ulteriormente la mia posizione: Krasic è un ottimo giocatore e a lui spetta la pole per una maglia da titolare sulla fascia destra. Ma non indiscutibilmente, perché finora, nella sua carriera juventina, Krasic è stato, per l'appunto, l'esterno titolare di una Juve che è arrivata settima in campionato. E prestazioni evanescenti come quella di ieri non fanno che confermare questa verità...