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Juvemania: niente sgarbi alla Roma
RINNOVI E CHAMPAGNE - Tra un flut e un risotto, Madama, dopo aver rinnovato Allegri, annuncia che sia Barzagli che Buffon allungano fino al 2018. Due totem della Juventus. Il primo, un “colpo” di Beppe Marotta, quello “dal braccino corto “ secondo la tifoseria più critica, arrivato dalla Germania per 300.000 euro. Il secondo, un uomo che ha sposato la Signora, l'unica “fiamma“ che la seconda madame Buffon (neo mamma) deve temere. Supergigi nel 2018 avrà 40 anni e chissà, forse sarà in grado di difendere la porta della Nazionale anche per quel Mondiale. Un antipasto di sedani, un bicchiere di Gattinara, un dessert: le cene in casa Agnelli, mi raccontò Gino Bramieri, ospite dell'Avvocato, sono sempre sobrie. “Sabaude“ anche in cucina. Sabato, dopo Juve-Sampdoria, chiusura del campionato, festa e passerella solo allo Stadium ( sold out, ovviamente). Niente pullman scoperto, niente sfilata per la città. Da domenica si torna a lavorare, con l'obiettivo di centrare l'ultimo trofeo stagionale: la Coppa Italia, incrociando i ferri all'Olimpico a Roma con il Milan.
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A CASA DI PAVEL... - Rinunciare deliberatamente alla Coppa per “festeggiare“ alla grande, come ha, con garbo e ironia, proposto il direttore Agresti? Sarebbe come proporre a Dracula di alimentarsi col latte. Direttore, se ti legge Giampiero Boniperti, garantito che ti telefona e te ne dice quattro. Alla Juve il gol più bello è sempre quello che ancora non è stato segnato. La vittoria più ambita, quella che ancora non è stata conquistata. La Juventus da quasi cento anni è governata dalla stessa Famiglia. Per attitudine e carattere è bulimica. Rispetto per tutti, se perde Madama si congratula con l'avversario. Ma l'imput è quello di non fare prigionieri. Lo ha spiegato Barzagli, il Muro, il cui pensiero è già rivolto alla sfida dell'Olimpico. Lo ha spiegato Buffon. E lo ha spiegato Andrea Agnelli: porte aperte, se vorranno, a fine carriera, ai nostri calciatori simbolo. La Juve ha bisogno di gente che la conosca. Ma soprattutto ha ancora bisogno di loro sul campo. Perchéha spiegato il presidente “entro due stagioni, la Coppa dalle grandi orecchie, vogliamo portarla a Torino". E allora sì sarà grande festa. Tutti, immagino, a casa di Pavel Nedved.
NIENTE SGARBI ALLA ROMA - La borsa di Marotta ogni anno aumenta la sua capacità. Se incrementi il fatturato è inevitabile. Le proiezioni indicano Madama, a fine stagione, quando si conteggiano le posizioni continentali, oltre quota 400 milioni. Dal settimo posto potrebbe scalare una o due posizioni. Dal confronto tra Allegri e dirigenza è emersa la volontà di confermare per quanto possibile la rosa, con tre, al massimo quatto innesti. Ovviamente scremando il roster per imposizione federale: 25 giocatori, quattro dal vivaio. Le voci sono tante, ma la Juventus ha un piano. Potrebbe essere una strategia vincente. Sicuramente non sarà una strategia azzardata. Madama per irrobustirsi ha due necessità. Trovare un sostituto al partente Caceres in difesa, in grado di coprire due ruoli. Benatia, non è una pista: la Juventus lo ha chiesto solo in prestito senza obbligo di riscatto. Dubito arriverà. Allegri che ha in mente di trasformare Evra in un centrale di sinistra nella difesa a tre, ha chiesto un esterno che sappia giocare sulle due fasce. Ha segnalato De Sciglio che conosce e che è sicuro di poter rigenerare. Ma il Milan ha sparato alto: chiedendo in cambio o Zaza, o libertà di movimento su Berardi. Marotta ha replicato: no, grazie. Resta l'interesse per il multiuso Mustafi, nazionale tedesco in organico al Valencia. Per ora. La crescita di Rugani peraltro è ritenuta una assoluta garanzia. La seconda: trovare un trequartista. Allegri vuole avere una alternativa di gioco. Ma non ha i giocatori - a suo parere - adatti, in organico. Senza mezzi termini: piace Pianjc. Che a mio avviso sarebbe il cioccolatino sulla torta del centrocampo bianconero. Ha una clausola di 38 milioni. Ma la Juventus non è spaventata dal prezzo. La Juventus non vuole, tuttavia, in alcun modo mettersi in contrasto con la Roma. Rivali sul campo , le società , ma alleate in Lega, asse portante per poter ottenere le riforme. Se il bosniaco arriverà , sarà perché la Roma è disponibile a cederlo . E solo se il giocatore darà il suo gradimento. Gli affari tra Juventus e Roma non sono stati tanti. Ma Vucinic arrivò senza polemiche. Per Pianjc potrebbe essere diverso. E la Juve vuole evitare l'insorgere dei tifosi: per Pianjc non si ripeterà quanto accadde fronte Lazio, quando fu messo in vendita, Signori. I contatti ci sono stati, nonostante la prudenza di Marotta e le “assicurazioni“ di Baldissoni. Tra l'altro risulta che la Roma abbia sondato Witsel. Il suo arrivo lo collocherebbe tra Strootman e Nainggolan che a quel punto sarebbe tolto dal mercato.
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MORATA: LA STRATEGIA DI MAROTTA - L'eventuale arrivo di Pianjc escluderebbe quello di Gomes? A mio avviso sì. Il prezzo del portoghese ogni giorno sale. Marotta pare abbia fatto una offerta di 30 milioni più bonus. Con la possibilità di inserire nell'affare Pereyra se il Valencia fosse disponibile a trattare per Mustafi. Trattativa complicata. Molti club europei stanno alle costole di Gomes. Nel caso, il sogno Gomes evaporasse, ma arrivasse il romanista, la Juve potrebbe virare su un giovane di prospettiva: tipo Bazoer o simili. In attacco, la novità è questa. Marotta ha spiegato che Morata ha il 50% di possibilità di restare. Perché? Perché Marotta avrebbe proposto al Real di lasciare il ragazzo per un altro anno a Torino. Il Real lo riprenderebbe tra una stagione. A quel punto senza dover sborsare tutti i 35 milioni previsti dall'accordo. Tradotto: ci lasciate Morata e trattiamo sull'entità del nuovo prestito. Che potrebbe superare - a mio parere - i tre milioni di euro. Se Perez si farà convincere l'unico acquisto in attacco della Juve sarà Berardi per coprire non tanto il ruolo, quanto la casella che lascerà libera Cuadrado. Conte lo rivuole. Ma non ho notizie sull'offerta (cospicua) che il Chelsea avrebbe fatto per Asamoah. Se Morata viceversa tornerà a Madrid, la corsa per un realizzatore che lo sostituisca è aperta. Io non credo Cavani: troppo oneroso l'ingaggio. Ma le piste che portano i nomi di Sanchez e Lacazette, sono intriganti. Non necessariamente solide. Non mi stupirei se fosse preso Lapadula come “moneta“ di scambio, per altre operazioni. Sia per centrocampisti che per una punta esterna, gli amici sempre puntuali di calciomercato.com, hanno segnalato almeno tre nomi di grande interesse : Brandt, Kramer e Dahoud. Resta il vice Buffon. Non sarà Neto. Si parla di Sirigu e di Marchetti: portieri esperti e di valore. La Juventus in giro per il mondo ha molti talenti, anche tra i portieri. Io - come ho già scritto - farei un pensiero al giovane Gollini del Verona.
TREQUARTISTA SARA' - Per concludere: stavolta, in ogni caso, faranno l'impossibile per arrivare ad un trequartista. Non Oscar che si è arruffianato Conte. Non Pastore che non risulta in vendita. Non Saponara, ritenuto non adatto al salto di qualità che la Juve si prefigge da quel tipo di giocatore. Non Goetze, semplicemente perché non è un trequartista. A mio parere, non Isco che costa la luna. La Juve, comunque, il trequartista lo avrà. Non subito, ma le basi le ha poste. Cosa pensi di fare di Berardi, Allegri, lo sapete. E' in via di definizione, pare già a Torino, la trattativa per Matheus Pereira, talentuoso mancino brasilero del 97. Ed entro il 2017, la Juve per 9,5 milioni potrà esercitare l'opzione di acquisto per il gioiello del Boca, Bentancur. Non resta che attendere. Il mercato, “può“. La Coppa Italia, invece incombe. E Allegri non ha alcuna intenzione di staccare le mani dal volante. Specie contro il Milan. Là, dove fu definito, uno che “non capisce un c...“.