Juvemania:| Mazzarri come Allegri?
Ma è possibile che la Juventus sia riuscita a sbagliare l'investimento sull'allenatore per il secondo anno consecutivo? Claudio Ranieri è stato l'ultimo allenatore del dopo-Calciopoli a farci godere un minimo (sebbene quattro anni fa sembrasse una bestemmia!). Dopo di lui il nulla. Buio più totale: soltanto delusioni e fallimenti. Possibile che in corso Galileo Ferraris non siano riusciti a blindare un Allegri qualsiasi? Possibile che ci debbano riuscire soltanto le squadre di Milano? L'estate scorsa Rafa Benitez pare avesse già firmato un pre-contratto con i bianconeri e stesse finendo di preparare le valigie per giungere a Torino. Poi qualcosa andò storto. Voci di corridoio parlavano di un Agnelli non proprio convinto della bontà della scelta, e di un presidente persuaso da Beppe Marotta riguardo alle qualità tecnico-umane dell'uomo venuto da Aquileia. Voci di corridoio, è vero. Ma quando tali voci girano in un 'piccolo androne' come quello del giornalismo, nel 99% dei casi hanno un fondo di verità. E mentre Del Neri centrava 18 risultati utili consecutivi con la sua nuova squadra, il tecnico spagnolo stracciava consensualmente il proprio contratto poco prima di Natale nonostante due trofei conquistati (la Supercoppa italiana e il Mondiale per Club) e uno lasciato all'Atletico Madrid (la Supercoppa Europea). Niente male, no?
Si ha l'impressione che sotto la Mole non avrebbe causato troppi danni o, quanto meno, ne avrebbe fatti in minor quantità rispetto a Del Neri. Ma è inutile parlare per assurdo. Assurdo parlare di cose che non si sono mai concretizzate, di cui non si ha la controprova. Sta di fatto che in estate sia Leonardo che Massimiliano Allegri erano sul mercato. Possibile che nella stanza dei bottoni bianconera non sia venuto in mente a nessuno di puntare su uno dei due? Possibile che non ci fossero altre valide alternative a Del Neri? Facile parlare con il senno di poi, ma Allegri, dopo l'ottimo lavoro svolto a Cagliari, ha confermato di essere uno degli allenatori emergenti più interessanti del panorama italiano. La sua mano sul Diavolo si è vista eccome: Boateng trequartista, Abate terzino e l'acquisto di Cassano e Van Bommel a gennaio sono soltanto quattro delle sue grandi intuizioni. Lo stesso vale per il brasiliano, capace di ridestare l'orgoglio nerazzurro dopo aver fatto un ottimo lavoro l'anno precedente sull'altra sponda milanese. Certo, voi direte: 'Facile allenare Ibrahimovic, Robinho e Cassano o Milito, Eto’o, Pazzini, eccetera'. E avreste ragione. Il milanista e l'interista non sarebbero riusciti a conquistare un trofeo con la Signora, ma molto probabilmente sarebbero stati più incisivi nel combattere fino all'ultimo almeno per la Champions League. Carattere e curriculum di entrambi parlano chiaro. In questo caso la Juve non è stata lungimirante.
Con Allegri il Milan ha aperto un ciclo. La Juve con Del Neri no. Non si sa nemmeno se siederà ancora sulla panchina il prossimo anno. E questo, a tre giornate dalla fine del campionato, è destabilizzante per tutto l'ambiente, che non sa ancora se dovrà ripartire da zero o se potrà contare sulle poche certezze racimolate. E se a giugno dovesse arrivare Walter Mazzarri, ipotesi plausibile ed auspicabile, sarebbe una scelta azzeccata. Anche il suo curriculum parla chiaro: i miracoli con Reggina, Sampdoria e Napoli sono sotto gli occhi di tutti. Vilas Boas, Mancini e Van Gaal resteranno sogni ad occhi aperti. Conte si spera resti un'illusione. A questo punto speriamo che Mazzarri, ammesso e non concesso che arrivi veramente, sia il nostro Allegri. D'altronde non c'è più tempo per aspettare. Entro il 2014 i tifosi della Juventus vogliono tornare ad abbinare i colori bianconeri all'epiteto 'trofei'. Si accontenterebbero anche solo di vedere una Juve in grado di combattere per lo scudetto fino alla fine come il Napoli. L'unico problema si presenterebbe per Quagliarella: scappato dal Vesuvio proprio per dissidi di vedute con quello che, ad oggi, sembra essere il futuro allenatore della Signora.