Juvemania: ma quale Triplete, vincere la Champions è l'unica cosa che conta!
Indiscutibilmente, uno dei migliori di sempre per risultati e rendimento.
E allora in continuazione vengono rilanciati i classici leitmotiv:
- è l’anno buono per il Triplete (chi può tocchi ferro)
- è la Juve più forte di sempre
- il record da 102 punti di Antonio Conte è a rischio
Conte, maledetto record!
Partiamo dall’ultimo argomento, il record di punti in campionato. Una delle conquiste più di tutte da maledire in assoluto.
Se c’è una cosa che ancora dopo tanti anni non si riesce proprio a perdonare ad Antonio Conte capitano è quello di aver inseguito questo stupido e inutile record bruciandosi invece l’opportunità di riportare la Vecchia Signora a vincere in Europa dopo quasi 20 anni.
La nuova Juve deve tanto, tantissimo, al suo ex allenatore perché l’ha risollevata da una mediocrità assoluta in cui era sprofondata dopo Calciopoli e l’ha riportata ai livelli che le competono. Purtroppo non ha avuto pazienza Conte e la storia del ristorante da “100 euro con 10 euro in tasca” rischia di macchiare per sempre il suo ricordo in bianconero. Di una cosa però siamo certi, Conte è servito a riportare la Juve lì, Allegri è stato ed è bravo a mantenerla in alto.
A cicli invertiti però dubitiamo fortemente che la Vecchia Signora sarebbe mai tornata così competitiva; quella maledetta doppia semifinale di Europa League contro il Benfica però grida ancora vendetta.
Per perseguire un inutile record si sono sprecate energie preziose che sono costate la qualificazione contro i lusitani. Finale mancata che, beffa delle beffe, si giocava allo Juventus Stadium. Un errore non perdonabile, nemmeno ad anni di distanza. Nessuno juventino sano di mente avrebbe messo sullo stesso piatto la vittoria in Europa League con il record da 102 punti in campionato.
Tutti o quasi, pur di provare a vincere a tutti i costi quell’Europa League in casa, avrebbero schierato in Italia al massimo la formazione primavera nelle ultime partite. Imperdonabile anche ad anni di distanza.
Non è la Juve più forte di sempre.
Continuiamo poi con i miti da sfatare, “è la Juventus più forte di sempre”.
Non scherziamo nemmeno qui.
Basti ripensare alla prima Juve di Platini con 7 italiani campioni del mondo più Le Roi stesso e lo strepitoso Boniek. Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea, Causio, Tardelli, Paolo Rossi e i due europei più forti del momento e non solo. Quella Juve di Trapattoni resta tutt’ora inarrivabile, non a caso è quella bianconera che in Europa e nel mondo ha vinto di più in assoluto all’interno di un mini ciclo.
Come dimenticare poi la Juve di Lippi (l'ultima ad aver vinto anche fuori dall'Italia...), in particolare quella già Campione d’Europa, che a fenomeni assoluti aggiunse anche lo strepitoso Zinedine Zidane. Una squadra che dominò per anni in Italia e nel mondo ed alla quale si è ispirato persino un monumento come Sir Alex Ferguson. Se proprio bisogna trovare un accostamento, questa rosa ricorda molto di più lo strapotere della seconda Juve di Capello (che nell'11 titolare però era nettamente superiore) che in Europa fece male, anzi malissimo, soprattutto nei momenti che contava solo vincere e passare il turno, anche con formazioni nettamente inferiori sulla carta.
Che morale ci lasciano allora questi accostamenti e ricordi?
Che sono i vincenti quelli che scrivono la storia e se questa formazione potrà mai annoverarsi o meno tra le Juventus più forti di sempre dipenderà esclusivamente se vincerà la Champions. Non esiste squadra da sogno nella storia del calcio che all’interno del proprio ciclo irresistibile non abbia conquistato almeno un trofeo internazionale.
Conta solo la Champions
E veniamo quindi all’ultimo argomento, la presunta ossessione da Triplete.
Anche qui, a nessuno juventino sano di mente interessa davvero realizzare il Triplete come obiettivo principale.
Certo, centrarlo sarebbe motivo di grande sfottò nei confronti dei tifosi interisti che da sempre si identificano nel motto “Nessuno come noi” ma nello specifico quello che i tifosi bianconeri vogliono a tutti i costi è esclusivamente la vittoria in Champions League. Se si dovesse mettere oggi una firma oggi per rallentare in Campionato e mollare la Coppa Italia pur di preservare le forze per affrontare la seconda parte della Coppa Maledetta al massimo in tanti, tantissimi, tifosi juventini non ci penserebbero un attimo.
Ripeto, e non smetterò mai di farlo, non è un caso che la Vecchia Signora, nella propria storia, ha vinto la Champions solo in anni in cui non si era distratta in campionato stancandosi per vincere lo scudetto. La pancia piena non aiuterà mai in questo genere di circostanze.
Solo nella maledetta notte di Atene contro l’Amburgo la Juventus ha concluso la stagione a mani vuote. Altrimenti nelle altre due occasioni ha trovato la forza per “salvare” l'annata proprio trionfando in Europa. Chi scrive è certo al 100%, ad esempio, che se la compagine bianconera avesse giocato la finale di Champions League del 1997 da seconda o terza in classifica mai avrebbe perso la finale di Monaco contro il Borussia Dortmund; quindi bene se arriva il Triplete sfruttando al massimo anche De Sciglio, Kean, Spinazzola o Rugani.
Ma se per provare ad ottenerlo bisogna spremere CR7 rischiando poi di averlo “cotto” nel momento decisivo della stagione diciamo assolutamente no.
Pensiamoci.
Da inizio stagione, espulsione di Valencia a parte, Ronaldo non ha saltato un solo minuto, giocando sempre e ovunque. E’ un fenomeno, vero. Un campione assoluto, ma ha 33 anni, e a breve 34. Non centellinarlo al meglio sarebbe davvero folle… E’ venuto esclusivamente per riportare la Vecchia Signora a trionfare in Europa, il resto è solo contorno.
Vincere la Champions è l’unica cosa che conta!
@stefanodiscreti