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    Juvemania: lettera a Marotta, tra Pjanic e il mal consigliato Berardi

    Juvemania: lettera a Marotta, tra Pjanic e il mal consigliato Berardi

    • Andrea Bosco
    CARO MAROTTA LE SCRIVO….

    Caro Beppe Marotta: non ci siamo mai incontrati. Non ho il suo numero di cellulare e lei non ha il mio. Egualmente le scrivo. Ho ammirazione per il suo lavoro. E per la sua capacità di restare elegantemente sobrio anche in situazioni difficili. Una sola volta, ho colto, al netto delle parole il suo disappunto : per la vicenda Vucinic-Guarin. Era, quella volta, veramente arrabbiato. E si vedeva. Molti pensano sia facile amministrare la Juventus. Che ha anche tifosi singolari. Che vorrebbero il suo scalpo, quello di Allegri, quello dell'azionista di maggioranza Elkan. Che neppure nel giorno di Pjanic riescono ad essere felici. Che mugugnano per la carta d'identità di Alves. Che vorrebbero questo e quello. Non sono maggioranza ma sono numerosi. Contagio che si allarga anche ai giornalisti: io rammento le critiche al Pirlo "bollito" all'indomani del suo ingaggio. Constatato, oggi che c'è gente, che reputa la cessione di Pjanic un affare: per la Roma. 
    Titoli e Coppe sono stati tanti in queste ultime stagioni per la Juventus. Grazie al buon lavoro che tutta la società ha fatto. Ma la mia ammirazione va per un amministratore delegato che è riuscito in poche stagioni, a sanare l'iniziale buco di bilancio ereditato da altri. Che è riuscito ad incrementare il fatturato, oggi vicino ai 400 milioni. Che nell'ultimo esercizio ha quantificato un piccolo (per i parametri del calcio) ma significativo attivo. Quindi complimenti. Per questo ma indubbiamente anche per le scelte tecniche. Perché  sono quelle scelte che hanno consentito alla Juventus di conseguire risultati a dir poco sbalorditivi.


    PJANIC E GLI ALTRI 

    Forse stupirò i miei lettori e probabilmente anche lei. Ma dei "colpi" messi a segno, prima che il mercato ufficialmente sia ancora iniziato, considero il migliore, l'acquisto di Mandragora. Uno destinato - a mio modesto parere - ad una grande carriera. L'eccellenza degli Alves e dei Pjanic è risaputa. Due campioni che alzeranno la qualità tecnica della Juventus. Ma benché onerosi dal punto di vista economico, si tratta di colpi relativamente facili. Specie quando ( come nel caso del bosniaco della Roma ) la volontà del giocatore è ferma nel volere la Juventus. E' stato così con Dybala, è stato così per Pjanic. Il fatto che per realizzare il suo "sogno" Pjanic si sia decurtato significativamente la quota della clausola che gli spettava in caso di cessione, la dice lunga su quanto sia appetibile per un professionista il progetto sportivo della Juventus. Pur sempre di milioni di euro si tratta. Ma questa, da quando la Juventus è stata affidata ad Andrea Agnelli, è una costante. Giocatori che vogliono vestire la maglia bianconera. E' stato così- oltre che per quelli poc'anzi citati, per Pirlo, per Llorente, per Tevez, per lo stesso Morata, per Khedira, per  quel Pogba diventato l'oggetto del desiderio di tutti i più grandi club del mondo. Un tavolo che vede la Juventus seduta nel mezzo, rispettata e temuta. Dopo essere stata per alcuni anni confinata in cucina con la servitù. Ci vorrà ancora del tempo e ci vorrà un duro lavoro per farsi assegnare il posto di capotavola. Ma le parole di Andrea Agnelli, sono state quelle di un capo d'azienda che ha le idee chiare: dieci anni tutti ancora assieme per diventare i più forti nel mondo. Una gran bella sfida. Come - per restare nel mio campo professionale - ereditare una testata decaduta, riportarla all'interesse dei lettori, veder decollare le vendite e contemporaneamente veder ridotte le rese, con il progetto e l'ambizione di farne il quotidiano più letto e diffuso del Paese. Auguri a lei e alle centinaia di persone che giornalmente lavorano per assicurare il posto che nel mondo del calcio, per tradizione e competitività, spetta alla Juventus. 


    ROMBO O NON ROMBO?

    Ho la sensazione che l'acquisto di Pjanic sia prodromico alla realizzazione di quel sistema di gioco che per semplificazione viene chiamato "rombo". Modulo più volte invocato da Allegri che alla ripresa delle attività, avrà a disposizione il trequartista che da tempo invocava. Le confesso che quel modulo mi risulta (per esperienze personali) indigesto. Ma sono curioso di vedere in che modo, considerato che il rombo ha quattro lati, verrà completata la figura geometrica. Oggi ha due lati (al massimo tre) assegnati. Se Marchisio non fosse k.o. sarebbe probabilmente una geometria chiusa. Ma Marchiso non ci sarà per molti mesi ancora. Le alternative, ad Allegri, non mancano: da Mandragora a Lemina. Ma, per quanto bravi, l'esperienza non si compra al chilo. E dunque un altro centrocampista di qualità e mestiere appare cosa opportuna. A meno che Mandragora non riveli attitudini alla Dybala: essere nato pronto. I nomi che circolano sono tanti. Alcuni assurdi, altri messi in giro dai procuratori dei giocatori. Il ruolo in questione - metodista davanti alla difesa -  è un ruolo delicato. E gli artisti - nel settore - sono davvero pochi. Io reputo che, alla fine, lei saprà ancora una volta stupire.

    POGBA : UN SIMBOLO  

    Tutto questo, ovviamente, nel caso tutti i migliori in rosa ,vengano confermati. Senza perifrasi: se resta Pogba. Circolano voci di offerte folli per il talento francese, che da promessa è diventato top player nella Juventus. Grazie alla sua intuizione e a quella di Paratici, quando Mino Raiola, lo portò ragazzino a Torino per un "piatto di lenticchie". Ci avete poi messo del vostro nel ricambiare giocatore e procuratore a "caviale", tanto per restare nella terminologia cara all'Avvocato. Lei ha sempre sostenuto: "Pogba non è in vendita. A meno che non sia lui a chiedere di essere ceduto. Nel caso apriremo una trattativa. E vedremo quale possa essere la soluzione migliore per Pogba e per la Juventus". Circolano cifre roboanti, per un giocatore che dopo l'Europeo schizzerà ancora più in alto nelle valutazioni. La forza economica della Juventus non è quella dei club finanziati da sceicchi, da petrolieri russi, o da colossi finanziari cinesi . Ma - nonostante il tetto previsto per gli ingaggi - quella forza, non è neppure irrilevante. In ogni caso sarà determinante la volontà del giovane Paul. Dovesse lasciare io credo che i tifosi di buon senso capirebbero. Andrea Agnelli lo ha ribadito con forza : "Passano i giocatori , passano gli allenatori e i presidenti: non la Juventus". La storia è lì a dimostrarlo. Non mi azzardo a suggerirle questo e quel giocatore. Ma fosse possibile trattenerlo, l'uomo immagine della Juventus sul quale investire sarebbe lui: artista del pallone, ispiratore di mode, mediaticamente personaggio. E tuttavia sobrio nella vita privata. Ma soprattutto, in questi tempi difficili, di biblici esodi dalla fame e dalla povertà, perfetto esempio di una integrazione possibile, fino ai livelli più alti . Pogba leader nella Juventus in Italia, vale il neo-sindaco di Londra, di fede musulmana, figlio di un immigrato guidatore di autobus. Di cosa abbia ancora bisogno la Juventus, lo sa lei e lo sa Massimiliano Allegri, un allenatore che sembra cucito su misura per la Juventus. Se posso permettermi un consiglio, tuttavia, indipendentemente da come si evolveranno le cose, faccia chiarezza su Domenico Berardi.
     

    TELENOVELA BERARDI 

    Domenico Berardi è diventato - mi creda - nella testa dei tifosi e in quella della maggior parte dei media una stucchevole telenovela. Sono un estimatore del giocatore. Anzi reputo sia il miglior talento italiano della sua generazione. Ma da anni ormai, questa vicenda si sta trascinando. I tifosi sono spaccati a metà: tra quelli che vorrebbero una conclusione rapida di questa infinita trattativa e quelli che per la "freddezza" del giocatore nei confronti della Juventus, lo giudicano uno senza attributi. Che "teme" la competizione per conquistarsi un posto. So che né il Sassuolo, né l'agente del giocatore hanno interferito nella vicenda. Anzi: Di Francesco ha fatto con Berardi nell'ultima stagione, un ottimo lavoro, preparandolo al ruolo che Allegri  ha in mente per lui.  
    Ma il giovanotto è mal consigliato: i cattivi consigli gli hanno precluso la Nazionale di Conte. I cattivi consigli lo hanno escluso dalla rosa per gli Europei. I cattivi consigli lo porteranno lontano da Torino? Se Berardi avesse metà della forza mentale e della voglia di migliorarsi di Zaza, oggi sarebbe titolare inamovibile nell'undici di Conte. Ma non bastano le qualità tecniche per fare un giocatore: serve altro. I tifosi non prenderebbero bene un altro rinvio: tra Berardi che non si "degna" ( inseguendo la chimera di un biglietto di prima classe su un Trans-Europa Express ) e Pjanic che rinuncia ad alcuni milioni di euro per andare alla Juve, c'è in Gran Canyon del Colorado. Lei legge i giornali, ascolta le televisioni e le radio, giornalmente viene informato di quanto avviene sul web, inerente alla Juventus. E sa come vanno le cose. Un suo intervento normalizzerà la situazione. Al contrario di molti suoi colleghi, lei non mente e non depista .

    L'OSSO JESUS 

    Quale sarà il destino di alcuni giocatori in "uscita" lo sapremo presto, immagino. In primis quello di Morata. Il cui futuro è totalmente nelle mani del Real Madrid. So che la volontà della Juve è quella di acquisire in toto il controllo del giocatore, investendo anche una cifra importante. Ma forse non basterà. E Alvaro Morata andrà a far gol in un'altra società. Quasi certamente non in una con la camiseta blanca. Nel  caso, so che la Juventus non si troverà impreparata. E saprà ben operare per trovare un sostituto di Morata. Le auguro signor Marotta, buon lavoro e nuovi, importanti successi,
      
     Quello che segue non è per lei ma per i lettori di Juvemania.

    Come è noto la Juventus è vigile, attenta e molto interessata al talento del Palmeiras ,Gabriel Jesus. Uno che si chiama Gabriele Gesù non può che essere speciale. Inseguito oltre che dalla Juventus anche da altri club per la sua capacità, pur giovanissimo di segnare con continuità. Ma Jesus è un osso con molta ciccia sul quale litigano molti segugi. Tre procuratori, un Fondo, il Palmeiras, il padre del giocatore che rappresenta il figlio. La valutazione di Jesus è diventata in pochi mesi importante: oltre i 30 milioni. Ai lettori dico : non sorprendetevi se su Jesus ci saranno clamorosi sviluppi. La Juventus in questo momento - a quanto mi risulta e a quanto risulta a Calciomercato.com che ha sentito l'agente del giocatore - è avanti. Ma la Juventus non è adusa a certe pratiche. Senza peli sulla lingua: pagamenti in nero. Alcune società, anche blasonate non si fanno - sul tema- scrupoli di sorta. In un passato- neppure remoto- anche italiane .   

     

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