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    Juvemania: la Uefa aveva fretta, invece ancora tace. Le due rinunce di Elkann scongiurano guai peggiori

    Juvemania: la Uefa aveva fretta, invece ancora tace. Le due rinunce di Elkann scongiurano guai peggiori

    • Marcello Chirico
    La UEFA aveva tanta fretta di sapere quale sarebbe stata la sentenza della FIGC nei confronti della Juventus per tutto quello che riguardava la vicenda Prisma, al punto che alla sede federale di via Allegri erano stati recapitati espliciti solleciti affinché gli organi giudiziari si esprimessero in fretta altrimenti - dicevano - a Nyon avrebbero preso comunque una decisione.

    La FIGC ha sentenziato a fine maggio, siamo a luglio e invece la UEFA ancora tace. Eppure la relazione sulla Juve è già stata scritta e depositata, aspetta solo di essere esaminata dalla corte. Non si capisce il motivo di tanto ritardo, considerato che entro la metà del mese la UEFA stilerà i calendari delle prossime competizioni europee e - soprattutto - la Juventus si è piegata alla richiesta di Ceferin di rinunciare in modo definitivo alla SuperLega.



    C'è chi paventa che se la decisione non dovesse arrivare entro il 14/7 i tempi - causa eventuali ricorsi - si dilaterebbero troppo, col rischio di far slittare gli effetti della sentenza anche sulla stagione 2024/25.

    Un rischio che dovrebbe essere già scongiurato, perché così come la Juventus ha ufficialmente abiurato la SuperLega così ha già fatto intendere di voler rinunciare a partecipare alla prossima edizione della Conference League, non ricorrendo al Tas e chiudendo così il discorso giudiziario in via definitiva anche con la UEFA.

    Giusto o sbagliato che sia, la Juve di Elkann non ha voglia di andare allo scontro contro le istituzioni sportive nazionali ed internazionali. Fecero così già nel 2006, oggi assistiamo a una replica.

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