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    Juvemania:| La squadra è con Del Neri

    Juvemania:| La squadra è con Del Neri

    Del Neri sì o Del Neri no? Questo è il vero dilemma che attanaglia Andrea Agnelli. Tutto dipenderà, ovviamente, da queste ultime sette gare e soprattutto dalla qualificazione o meno alla prossima Champions League, anche se dalla porta di servizio. Ma questo è un problema che dovranno risolvere in corso Galileo Ferraris. Noi vogliamo concentrarci sul fatto che il tecnico di Aquileia, rispetto ai suoi predecessori, ha il gruppo dalla sua parte. La squadra è con lui e non perde occasione per ricordarglielo e soprattutto per farlo presente ai media. Una bellissima cosa, pensando a quanto avveniva con Claudio Ranieri o Ciro Ferrara. Alberto Zaccheroni è da escludere da questo discorso per il semplice motivo che, squadra o non squadra dalla sua parte, è sempre stato soltanto un traghettatore sin dal primo giorno di lavoro. Nessuna possibilità di futuro per lui sulla panchina della Signora.

    Il tecnico di Testaccio, esonerato pure dalla Roma, ha retto bene il primo anno e mezzo. Poi qualcosa ha cominciato a scricchiolare. Lo spogliatoio è diventato una polveriera e quando la proprietà s'è resa conto che il gruppo gli remava contro e che si rischiava di mettere pure a repentaglio la qualificazione alla Champions League ha deciso che era arrivato il momento di salutarlo. Stesso discorso vale per l'attuale ct della Nazionale under 21. Fino a gennaio tutto bene. Poi lo spogliatoio gli ha chiesto, gentilmente, di accomodarsi fuori dalla porta. Per quanto riguarda Del Neri, invece, la situazione è completamente diversa. Nonostante le mille difficoltà incontrate in questa stagione, la rosa è della parte del tecnico e il gruppo è più che mai unito. Un gigantesco punto a favore dell'allenatore, che rende onore alle sue qualità umane. Senatori e non senatori non hanno perso occasione per ribadire la fiducia nel tecnico e avvalorare l'unità di intenti. Un elemento fondamentale per andare avanti nel caso in cui la proprietà decidesse di farlo rimanere sotto la Mole.

    L'ha ricordato Gianluigi Buffon la settimana scorsa, prima della sfida contro il Genoa: ‘Del Neri è ancora ben vivo nello spogliatoio e ha saputo darci serenità nei momenti più difficili. E' bravissimo nelle difficoltà'. Un'investitura importante da parte di uno dei simboli bianconeri, confermata a più riprese anche dai 'nuovi': da Pepe a Bonucci, fino a Storari 'il cieco', tanto per fare alcuni nomi. E anche i festeggiamenti dopo il 3-2 di Toni contro il Grifone ne sono la dimostrazione. Felipe Melo che corre verso la panchina, abbraccia il tecnico e lo solleva da terra come se avesse segnato il gol più importante della sua carriera. Dimostrazione d'affetto, rispetto e calore umano nei confronti di un tecnico messo spesso in discussione da gennaio ad oggi. Lo spogliatoio è con lui. Nessuno gli rema contro e i giocatori sarebbero felici di continuare l'avventura con lui in panchina. Un'investitura che vale più di mille parole, più di mille articoli di giornale, più di mille critiche. Speriamo che questo forte legame tra lui e il gruppo sia l'arma segreta per questa ultima parte di stagione.

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