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    Juvemania: la botta di Kolo e le scelte di Giuntoli, che sono le stesse di Motta. Si è capito soprattutto da Como

    Juvemania: la botta di Kolo e le scelte di Giuntoli, che sono le stesse di Motta. Si è capito soprattutto da Como

    • Cristiano Corbo
    Non ci sono troppi dubbi su chi sarà il giocatore di febbraio, ed è trascorsa una settimana soltanto. Del resto, è lo stesso giocatore di gennaio, quello che ha occupato tutte le cronache, quello che serviva meno degli altri e che invece si è rivelato il più fondamentale di tutti. Dio benedica gli attaccanti, ma soprattutto gli attaccanti forti, che non hanno bisogno di chissà quale corso accelerato di filosofia per credere in qualcosa. Che non hanno nemmeno bisogno di una squadra, all'apparenza, per portarla alla vittoria. 

    Kolo Muani per una sera si è fatto Solo Muani. Cioè: ha fatto tutto lui. Un gol costruito con una giocata di livello, l'altro dagli undici metri con una freddezza glaciale, che finora non apparteneva all'attacco bianconero. Del resto, è evidente il cambio di passo avuto dalla Juve da quando c'è il francese. Non in termini di gioco, ma nella facilità con cui si buca il portiere avversario. Due tiri e due reti per Kolo, che aveva già timbrato a Napoli e nel mezzo la doppietta allo Stadium con l'Empoli. Sono 5 marcature e le partite sono invece 3. Meglio di così? Nemmeno nei sogni. Quelli del giocatore e specialmente quelli di Giuntoli, che prima della gara è stato brutalmente onesto: "Era un'opportunità e l'abbiamo colta". Senza pensare al progetto. Per una volta, dimenticandosi di domani per ottenere il massimo da oggi. 

    Del resto, alla Juve erano piovuti limoni senza avere nessuno in grado di trasformare il tutto in limonata. In difesa, poi, le difficoltà erano diventate enormi, insostenibili con il ko di Kalulu e poco prima la partenza di Danilo. E la sensazione è che Veiga possa fare un percorso - a prescindere dalla durata del suo contratto a Torino -, e che Kelly invece debba assolutamente farlo. Troppo spaesato, parecchio in difficoltà nei primissimi approcci. Poi in crescita, comunque da terzino, e quindi in bilico tra le attenuanti e la pochezza dimostrata. 

    Ci sarà tempo per giudicare, per capire. Per vedere ancora, tipo le corse di Alberto Costa: il portoghese è segnalato in ritardo di condizione e Motta gli parla tanto, tantissimo, specialmente ora che il campo è solo un prato verde su cui non ha la possibilità di scorrazzare. Un giorno lo farà, ma quando la terra tremerà molto meno sotto gli scarpini di chi gioca in maglia bianconera. A prescindere, il mercato raffazzonato è diventato un asset già importante per la squadra di Motta, che ha avuto immediatamente le idee chiare su come sfruttare gli uomini e i calciatori. 

    Segnale importante, questo. Da non sottovalutare. Le scelte di tecnico e dirigente sono state un concerto di due solisti pronti a mettere da parte l'ego per gli obiettivi in comune: non era scontato, specialmente in un momento di tempesta. E la vittoria arriva, e rassicura, e dà forza. Soprattutto, dà la sensazione di poter riscrivere pure quelle partite che sembrano schiacciate dal peso dell'inconcludenza. No, non più. Non con questo Kolo.

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    keylor
    keylor

    bisogna avere ancora pazienza, non credo che sarà una grande annata e già con il psv ce ne render...

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