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Juvemania, Giuntoli ha già deciso: via Allegri, tocca a Motta. Nonostante il Dna e il 'costo'
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Sul quale, in conferenza stampa, è stato indotto a parlarne proprio Allegri con una domanda/esca: cosa pensasse della stagione del Bologna e se aveva sentito come si era espresso Juric proprio su Thiago. Allegri è stato un po' cerchiobottesco ed ha risposto dicendo di non aver ascoltato Juric ("Motta è un genio, il suo background lo porta ad una grande squadra e sono curioso di vedere cosa farà") e che il Bologna è andato aldilà delle aspettative, ma la Juventus gli è comunque davanti in classifica. Si, di un solo punto, non di 10. Nello specchietto retrovisore la Juve vede da settimane Motta e il suo Bologna.
Allegri ha anche aggiunto che il DNA della Juventus non lo si può modificare, e resterà inalterato. Certo, perché nel DNA Juve ci sarà sempre una cosa sola: l'ambizione di vincere, sempre. "Vincere è l'unica cosa che conta" è il mantra del club bianconero. Si può modificare, però, il modo in cui centrare la vittoria. Non solo con difesa/contropiede ed estemporanee giocate dei singoli ma con una proposta di gioco molto offensiva, e in questo senso Marcello Lippi ha scritto pagine di vittorie. Ma guardiamo solo com'è cambiata , in meglio, la Roma di De Rossi che domani sera affronterà proprio la Juventus. A dimostrazione di quanto possano incidere su una squadra, che è rimasta la stessa di Mourinho, la mano e le idee calcistiche di un allenatore. Proprio quello che Giuntoli auspica possa verificarsi con Motta alla Juventus, disponendo di una rosa che - per necessità economiche - verrà modificata ma non stravolta, ma su cui parecchio dovrà e potrà incidere il nuovo corso tecnico.