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    Juvemania, Bosco: Zaza non si tocca

    Juvemania, Bosco: Zaza non si tocca

    A volte penso che  le misure di un campo di calcio andrebbero cambiate. Non lo so: allungate, forse allargate. E' dalla nascita che il calcio conserva le stesse misure. Del campo e delle porte. I pali rotondi hanno sostituito i pericolosi pali quadrati. Le reti delle porte sono flosce, si possono sostituire tre giocatori durante la gara. L'arbitro recupera quasi tutto il tempo perso, e con lui vigilano gli assistenti. C'è pure il famoso (o famigerato) quarto uomo. Ci sono i cartellini gialli e quelli rossi. I sensori per verificare i gol "fantasma". Il pallone è più piccolo e leggero. Ma le misure sono sempre quelle. Intanto i giocatori si sono "evoluti": in altezza, per stazza e peso. Sono più atletici, più veloci. Le tattiche di gioco e i moduli sono molteplici e raffinati. Se riesci a saltare l'uomo subito vieni raddoppiato. Il calcio ha appreso dal rugby e dal basket. Ma ha conservato le sue misure. Morale: spesso in trenta metri si muovono 20 uomini. Tutti a caccia della palla. Smarcarsi diventa una impresa. Difficile lanciare, stoppare, calciare. Le partite, diciamolo, sono spesso noiose. Squarciate da qualche lampo, da qualche invenzione, da qualche recupero che sovente ha del miracoloso. E dunque in un contesto del genere, io dico grazie a Alvaro Morata e a Simone Zaza, per aver confezionato, il primo una giocata da virtuoso del pallone e il secondo per una prodezza balistica, che immagino lo allontanerà definitivamente da qualsiasi ipotesi di cessione a gennaio. Come il giocatore merita: per generosità e qualità. L'ho già scritto: nessuno nel rapporto tempo giocato, gol fatti, ha realizzato più di lui. E tanto per chiarire che lui, Simone Zaza in questa Juventus non è un imbucato, il pelato ha firmato il raddoppio di Madama. 

    POLPO ALLA PIRLO - Un minuto prima (50') era stato espulso l'ex Molinaro (per somma di ammonizioni). Poi la Signora ha dilagato. Prima col solito Dybala (e con chi se no?) e a dieci dal termine con Pogba. Volevate un gollaso del Polpo? Accontentati. Lo fa da fermo all'incrocio su punizione come avrebbe fatto il miglior Pirlo. Segno che il giovanotto si sta allenando nella "pratica". Poco altro da dire: gara bellissima di Marchisio in regia, buonissimo Khedira, ottima la catena di sinistra Chiellini, Pogba, Alex Sandro. Debuttava Rugani al posto di Barzagli: non ha sbagliato nulla, accompagnato dagli applausi dello Stadium ad ogni giocata. Ancora a secco Morata. Ma agli attaccanti capita. Comunque molto buona la sua gara. Di sostanza e qualità. Anche senza reti, l'ex blanco si è messo sulla giusta strada. Ah: poco lavoro per Neto che sostituiva Buffon. Merito di tutta la squadra. Il derby è sempre il derby: ma nelle ultime settimane è la determinazione della Juve ad essere cambiata. Ancora ah: Allegri ha azzeccato tutte le mosse. Meglio di così, c'è solo la perfezione. Che come è noto, non è di questo mondo.


    COPPA ITALIA SNOBBATA? - Notarella, finale: l'Inter aveva regolato il Cagliari (Serie B) con le sue riserve. Roma sconfitta ai rigori da La Spezia (idem), Fiorentina sconfitta dal Carpi. Il Napoli si è liberato in fretta del derelitto Verona. Diciamolo: non tutti hanno onorato la gara e la competizione. Madama se la vedrà con la vincente di Lazio-Udinese. Più tosto il match Napoli-Inter. L'eliminazione come sempre è diretta. La Coppa Italia (nella formula) va a mio parere rivista. Troppe squadre non spendono una goccia di sudore nella competizione. Inutile  fare i nomi. Li conoscete, visto che le gare le vedete anche voi. 

    MERCATO: SOLO BIG - Il prossimo snodo si chiama Carpi. Squadra ben messa in campo e che corre. La Juve dovrà impegnarsi per continuare nella striscia positiva. Poi il meritato riposo. Non per Marotta e Paratici. Il sorteggio che ha “regalato” a Madama il Bayern in Coppa , impone qualche ritocco.  L'ultimo nome  è quello di Rabiot. Quello che sembra più attuabile - come acquisto - è Banega. Quello che davvero potrebbe spostare gli equilibri è Gundogan. Altri direi di no. Piuttosto nulla. Meglio cercare di recuperare gli Asamoah, i Pereyra, e i Lemina. Gli agenti di Lavezzi premono per un suo arrivo a Torino. Fa pochi gol, ma è veloce e ne fa fare. Fuori dai denti: il Bayern gioca con due esterni d'attacco e due centravanti. In mezzo è vulnerabile. Anche se ultimamente rimedia facendo giocare centrale di difesa Martinez, ex centrocampista con la stazza di un Marrone che si aggiunge a centrocampo quando i bavaresi attaccano. I tabloid britannici sparano in continuazione il nome di Oscar: se sarà, sarà un affare per giugno. 

     


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