Getty Images
Juvemania: Berardi impari da Totti
POGBA COME KOBE - La giornata di ieri si è conclusa alla Juve con una sfida a basket: Pogba contro Allegri. Visto che queste sono ore in cui si celebra l'addio al basket di uno che resterà nella storia del gioco inventato dal professor Naismith, posso augurare a Pogba di diventare nel calcio quello che Kobe Bryant è stato nel basket: un prodigio. Un piacere per gli occhi vedere muoversi il Mamba sul parquet. Anche per gli avversari. Perfino quelli storici dei “gialli“ di Los Angeles: i “verdi“ di Boston. Quelli di Larry, il boscaiolo di Indiana con le mani da pianista.
NOME DA ANNOTARE: RIZZO - Il Napoli sarà in trasferta a Milano contro l'Inter che ancora non ha perso le speranze di risucchiare la ruota della Roma, costretta al pareggio all'Olimpico dal solidissimo Bologna di Donadoni. Conferme per il geometrico Diawara, ma grande prova da parte di Rizzo: un nome da annotare. Dicevo, il Napoli incrocia la lama con l'Inter. Sarà interessante vedere se Sarri andrà a stringere la mano a Mancini dopo averlo, in Coppa Italia, apostrofato con un epiteto da caserma. Sarri in qualche modo si era poi scusato. Sarà interessante vedere se Mancini accetterà la sua stretta. Inter-Napoli: entrambe a caccia di punti. All'andata l'Inter fece una grande impressione dopo essere rimasta in dieci. Napoli ancora senza Higuain, ma con un Gabbiadini che ha confermato quanto da tempo sto scrivendo di lui: uno che sa giocare al calcio. Vedremo: se il Napoli passa, lancia un segnale alla Juve. Della serie: non molliamo. Se pareggia, con concomitante vittoria bianconera allo Stadium, la Juve scappa. Se perde - nell'eventualità che la forbice sia di nove punti - con cinque da giocare, il campionato galleggerebbe ancora sulla matematica, ma sarebbe virtualmente finito. Al Meazza ogni ipotesi è possibile: l'Inter ha necessità di vincere per tenere in vita la speranza di un terzo posto. Traguardo che la farebbe respirare economicamente grazie ai quattrini della Champions. Non entro nei dettagli, per il momento, ma i conti dell'Inter non sono in ordine.
ESORCISTA BROCCHI? - La Roma andrà in visita a Bergamo: l'Atalanta non ha grandi cose da chiedere ormai alla sua stagione. Le ha la Roma, incalzata dall'Inter. Una Roma stoppata dal Bologna di Donadoni. Un allenatore bravo e pragmatico, mai considerato, chissà mai perché, da Silvio Berlusconi per il suo Milan. La sconfitta con la Juve è costata il posto al serbo Sinisa, esodato per far posto a Brocchi mago della Primavera. Anche al Milan, ultimamente, in fatto di allenatori e porte girevoli non scherzano. Lo slogan a Milanello è: un Milan italiano, con un allenatore italiano e giocatori italiani. “Se io fallisco, serve un esorcista”, aveva detto Sinisa. Il padrone del Diavolo, pretende la Coppa Italia: Brocchi avrà la forza per neutralizzare la Strega Bianconera? La Roma con il Bologna ha avuto anche sfortuna. Ma ha avuto anche risposte da Totti: che certamente ormai gioca a ritmi da valzer lento. Ma ragazzi, che classe, che piedi, che capacità di “tagliare“ il campo come il burro per pescare il compagno libero quaranta metri distante! Una (bella) attitudine che presenta anche Berardi.
BERARDI “STUDI“ TOTTI - Che ovviamente non è Totti, ma che può da Totti, osservando il suo modo di dare profondità alla squadra, imparare moltissimo. Giocatore che al netto dell'ormai stucchevole tira e molla del suo procuratore, a luglio sarà (per una cifra vicina ai 25 milioni) della Juventus, secondo accordi presi - tra Sassuolo e Juventus - in chiusura dell'affare Zaza. Centravanti per il quale si è mosso il Milan, ma che la Juventus non cederà: neppure se la contropartita, oltre al cash fosse De Sciglio. Berardi dicevo, perché Conte a fine giugno reclamerà Cuadrado a Londra. La Juve quindi si è premunita con un giocatore dalle caratteristiche diverse ma pur sempre di fascia. Da Madrid non ci sono segnali di apertura per Morata: Florentino Perez lo rivuole nel quadro dell'ennesima rivoluzione. Dove al momento Zizou è ancora in corsa per la Liga e dove un grande Ronaldo con una tripletta, ha sbattuto in faccia a Draxler: “Tu piccolo uomo alemanno, io grande calciatore“. Il titolo del film recita “Io, grande cacciatore“. Per i cinefili, il pellerossa che alla fine si impadronisce dello stallone bianco, oggetto della contesa, è il medesimo (bravissimo) attore che nel serial “Law & Order“ interpreta il procuratore McCoy.
RIMPIANTO JUVE - A proposito di Champions, si allarga il rimpianto alla Juventus per quel fatal minuto a Monaco di Baviera. Il City ha sbattuto fuori dall'Europa ancora una volta Ibra e il Psg. Il City: la squadra che la Juve nei gironi per due volte ha battuto per non essendo nel suo miglior periodo. Monaco di Baviera, ma anche e soprattutto, Siviglia. Una occasione gettata alle ortiche. Visti nel Psg anche Cavani e Pastore, due che sarebbero nel mirino della Juventus. So che Marotta segue questa rubrica e io non ho titolo per impicciarmi del mercato della Juve. Al bravissimo AD della Juve chiedo solo: sicuro che siano quelli giusti? Costano un Perù e sembrano, se Marotta mi passa il termine, “imborghesiti“. Invece, reputo che il metronomo YaYa Tourè, se è vero che si è offerto alla Juve e si può liberare a parametro zero, beh quello sarebbe un gran colpo. Ha 33 anni ma le sue geometrie sono “fresche“. Dicono che anche Andre Gomes, potoghese del Valencia sia nel mirino di Paratici: uno capace di giostrare in varie posizioni del centrocampo: diciamo un Vidal lusitano . In generale, come hanno dimostrato Dybala alla Juve e De Bruyne al City, vale sempre il proverbio che “chi più spende, meno spende“. Ma che stregone quel De Bruyne! Della serie: 70 milioni ben investiti.
MALEDETTA PRIMAVERA - Vittoriosa al Trofeo di Viareggio, la Juve non è riuscita a replicare l'impresa in Coppa Italia. Sconfitta due volte: una a Torino e una al Meazza, dai pari categoria dell'Inter. Juve in entrambe le gare padrona del gioco, ma sprecona davanti alla porta avversaria. Ma bravi i ragazzi dell'Inter ad essere pragmatici e cinici. Una Coppa che esalta il collettivo di Vecchi. Il quale, alla fine, si è lanciato polemico (“contro le decisioni di un guardalinee“, dirà nel post partita ) con dito alzato in direzione della curva Juve. Principio di rissa in campo per una doppia gara che era stata giocata con lealtà e senza polemiche da entrambe le contendenti. Favilli il bomber della Juve non ci sta: la gara è finita e dalla panca esce anche Grosso. Se ne dicono di brutte. Ai microfoni Vecchi rincara la dose: “Forse lo stile Juventus, esce solo quando vincono . Questa la cronaca. Zero commenti da parte mia. Ma Tavecchio rifletta: la rivalità tra queste due società è arrivata a livelli senza precedenti. Già dal settore giovanile. Tavecchio rifletta. E cerchi: cerchi una soluzione.
JPLANET: UN CANALE PER JUVENTINI - E' stata presentata a Milano JPLANET televisione del Gruppo Mediapason visibile sul Canale 63 del digitale terrestre su tutto il territorio nazionale: vernissage d'inizio dal 18 aprile. Un canale free (non a pagamento, quindi) interamente dedicato - recitano le prime righe del dossier - “alla squadra più amata (e odiata) d'Italia”. Una evoluzione di JLAND che già aveva dato ottimi risultati d'ascolto su Top Calcio. La direzione è stata affidata a Marcello Chirico, giornalista e show man, icona dei tifosi bianconeri. Il Palinsesto (tra l'altro Top Calcio ha attivato – come ha spiegato alla presentazione il direttore delle News di Mediapason, Fabio Ravezzani - una sempre maggiore collaborazione con Calciomercato.com) della nuova trasmissione del Gruppo gestito da Sandro Parenzo, prevede una non-stop quotidiana dalle 2 del mattino alle 7 di sera. Con un Tg Juve, una Rassegna Stampa, Dirette con illustri tifosi juventini, le analisi della partite, il calciomercato, le dirette dei match e una serie di talk show dedicati alla Juventus. La sede sarà a Torino. “Il canale - hanno spiegato Ravezzani e Chirico - nasce da una esigenza: quella di soddisfare i milioni di tifosi bianconeri che da sempre, reputano essere fortemente penalizzati dai media. Sia cartacei che televisivi“. Da parte mia, posso dire che è sempre una bella notizia quando nasce un nuovo format : per i lettori e per i giornalisti, anche considerati i nuovi posti di lavoro che si creeranno.