Calciomercato.com

  • Getty Images
    Juvemania: a Higuain è andata di lusso

    Juvemania: a Higuain è andata di lusso

    • Andrea Bosco
    Tra Juventus e Milan ci sono 24 punti di differenza in classifica.  La Juventus è prima, il Milan sesto. La Juventus sta tentando l'impresa di eguagliare la mitica formazione del Quinquennio, quella con Monti, Borel, Orsi e Cesarini, conquistando il quinto scudetto consecutivo dell'era Andrea Agnelli. La Juventus è serena, Il Milan arriverà alla sfida del Meazza, dopo una settimana di ritiro punitivo che ha spaccato la rosa: metà hanno capito e condiviso, l'altra metà non ha gradito. La Juve sta tentando di recuperare gli infortunati (Dybala), il Milan sa già che dovrà rinunciare al suo giocatore, Montolivo, di maggiore personalità. La Juve ha un allenatore che sta per rinnovare, al pari di metà della rosa. Il Milan ha un allenatore con le valige già pronte e una rosa che nella prossima stagione sarà profondamente diversa. La Juve si è mossa ancora una volta su mercato di gennaio con grande dinamicità, bloccando alcuni giovani di talento. Il Milan sta rimpiangendo i suoi giovani (Il Faraone, Suso, Saponara, Cristante) sbolognati forse con superficialità. La Juve ha una proprietà centenaria che ha messo a punto un progetto sportivo di grande respiro. Il Milan dopo essere stato all'avanguardia per un paio di decenni nella gestione Berlusconi, onorato da scudetti e Coppe, sta cercando soci per uscire da una situazione economica che non rassicura per il futuro. La Juve ha uno stadio di proprietà. Il Milan ha per ora stoppato il progetto per un suo impianto, continuando a condividere il Meazza con la rivale Inter. La Juve ha mandato un bel segnale anche dal settore giovanile, vincendo il Trofeo di Viareggio e mettendo in mostra giovani interessanti. Il Milan a Viareggio è naufragato anche a causa della troppo “verde” età di alcuni suoi giocatori. La Juve pare si stia premunendo con un top player quale Cavani in caso di “recompra” di Morata da parte del Real Madrid. Il Milan sogna un probabilmente “impossibile” ritorno di Ibra, l'uomo dalle infinite potenzialità tecniche, ma anche con uno stipendio insostenibile per una società italiana. Sogna un Milan “italiano”, guidato da un italiano (Brocchi)? il presidente Berlusconi.  Nondimeno Milan-Juventus, non è mai stata una gara banale. A volte con qualche polemica di troppo, ma sempre nel segno della considerazione del valore dell'avversario. Niente a che vedere insomma con Juve-Inter, o con la concittadina Torino. E neppure con Juve-Roma o Juve-Napoli, o Juve-Fiorentina, rivalità che si sono “inventate” nella Capitale, sotto il Vesuvio o sull' Arno, ma che non hanno mai scaldato società e tifosi. La striscia di vittorie della Juventus è impressionante. La sua rimonta è di quelle che riuscivano a Bartali e a Coppi. Ma a San Siro la Juventus dovrà fare molta attenzione. Il Milan è squadra in questa stagione capace di perdere con tutti, ma anche di vincere con tutti. E il serbo che dirige in panchina, è un uomo pragmatico, realista, un hombre vertical, che schiera le sue formazioni non in ossequio ai desiderata del presidente, ma secondo quelle che a suo avviso sono le possibilità della squadra. E visto che a breve, si sussurra neppure tanto velatamente, gli verrà dato il benservito ci terrà a fare bella figura contro la prima della classe. Sulla panchina della Juventus siede un ex: Massimiliano Allegri, uno capace di vincere a Milano al primo tentativo. E successivamente ingiustamente tartassato, fischiato dai tifosi, contestato dalla dirigenza, pur avendo la medesima dirigenza - per ragioni economiche - ceduto alcuni pezzi da novanta, depauperando la rosa e la qualità della squadra. Il Milan di Sacchi e quello di Capello e poi di Ancelotti, sono un lontano ricordo. Là dove c'era Van Basten, ora c'è Bacca, dove inventavano Ancelotti e poi Pirlo, ora ci sono Kucka e Bertolacci, quando va bene Montolivo. Ma una sfida apparentemente in discesa per la Juve, nasconde più di una insidia. Il Milan aspetterà, presserà e andrà in contropiede, Il Milan sta cercando in tutti i modi di restare (dopo aver sognato un terzo posto con accesso alla Champions) in tutti i modi - insidiato dal Sassuolo - almeno nell'Europa League. Ergo farebbe male la Juventus a pensare di poter giocare, gestendo la partita. Dovrà aver pazienza come sempre predica Allegri. Ma dovrà mettere muscoli e tacchetti su ogni pallone.  Di solito Milan-Juve è una gara spettacolare. La mia speranza che lo sia anche questa volta. Possibilmente senza polemiche.
     
    CANTONATA 
    Come era prevedibile Higuain ha beccato 4 giornate di squalifica. Nonostante le trasmissioni a senso unico che hanno urlato al complotto (ma fatto da chi, benedetta gente? La Juve non ha uomini né in Federazione, né in Lega. Dunque un auto-complotto? Lotito ha litigato con l'amico De Laurentiis?  Fate voi, ma almeno dite (invece di parlare di generico Palazzo), cose sensate; il giudice Tosel ha emesso il verdetto: quattro giornate. E - a mio parere - a Higuain è andata anche di lusso. Fa fede il rapporto dell'arbitro, che pare sia stato cauto, tanto che Tosel ha applicato ciò che in passato aveva fatto giurisprudenza (il caso Borja Valero). Perché se avessero fatto fede le immagini televisive, se il Tribunale Sportivo avesse fatto leggere i labiali (com’è che a nessuno, ma proprio a nessuno è venuto in mente?) del Pipita, il grande goleador del Napoli, poteva tranquillamente pensare al prossimo campionato. Il Napoli ha annunciato ricorso. Se Irrati si metterà una mano sul cuore (come accadde con Borja Valero) le giornate saranno ridotte a tre e il Santo Pedatore giocherà la delicata gara contro la Roma. Benché tirata per i capelli in tutti i modi (Bonucci, Alex Sandro, Rizzoli, le menzogne sulla presunta testata) la Juventus ha deciso di non commentare. Ma la misura è colma. L'ultima la offre il Commissario anti Corruzione, Cantone. Uno pensi - così indaffarato - a vigilare su appalti, truffe, ladri e malaffare (al Nord come al Sud, al Centro come nelle Isole), che dovrebbe avere una giornata di 48 ore giusto per mettersi in pari col lavoro. Invece no: Cantone nei suoi pensieri ha anche Higuain. Lo stabilisce lui cosa va fatto: due giornate al massimo a Higuain perché – testuale- “devono restituircelo”. Non fosse sulla prima pagina di un grande giornale non ci avrei creduto. Ora mi chiedo: con quale serenità, quel pacifico Tosel (l’uomo dei 5000 euro di multa alla Juve per i cori stercorari dei bambini) potrà giudicare, dopo questo tackle, sul ricorso del Napoli? Qualcuno potrebbe parlare di indebita interferenza tifosa. Ma sbaglierebbe: trattasi solo di (tifosa) cantonata.
     

    Altre Notizie