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  • Juvemania: bravo Gattuso, gli anti-juventini possono solo 'gufare' in Champions

    Juvemania: bravo Gattuso, gli anti-juventini possono solo 'gufare' in Champions

    • Stefano Discreti
    "Non ci attacchiamo a nessun alibi: né al possibile secondo giallo di Benatia né alle assenze. Oggi affrontavamo una squadra nettamente più forte di noi, costruita per vincere negli anni e che adesso è probabilmente la squadra più forte d'Europa alla pari con il Barcellona e il Manchester City". Stavolta voglio partire dalla fine di Milan-Juventus per raccontare l’ennesima vittoria (ormai non ci si fa quasi nemmeno più caso) in campionato della Vecchia Signora. Voglio esaltare le parole pronunciate a caldo da Gennaro Gattuso, grande uomo di campo, perché in Italia vedere un avversario che rende onore ai vincitori è una rarità; l’assoluta mancanza di sportività regna da sempre sovrana. E allora grande Gattuso, sei uno dei pochi “scarpari dal cuore d’oro” che avrei sempre voluto nella Juventus perchè davi tutto in campo, non tiravi mai indietro la gamba e pur se duro e cattivo eri un avversario leale. Bravo Gattuso, viva Gattuso, perché a differenza di altri questa sportività l’hai mantenuta anche quando sei passato dall’altra parte della linea laterale del campo di gioco.
     
    Higuain, mi dispiace - Un altro personaggio da raccontare nella serata milanese, lui però uscito con le ossa rotte dalla sfida di San Siro, è Gonzalo Higuain, professionista esemplare che nei due anni disputati con la Juventus ha sempre onorato la maglia, dalla prima all’ultima partita. E’ evidente che non era sereno in alcun modo nel disputare la gara e che il tradimento subito la scorsa estate ad opera della proprietà juventina e del suo ex allenatore gli fa ancora malissimo dentro. Troppo grande la ferita. Ha giocato con lo stesso spirito di chi si vuole vendicare a tutti i costi senza senso; senza alcun ragionamento a freddo. Ed alla fine la disfatta per lui è stata davvero totale. Peggio di così proprio non poteva andare.
     
    Szczesny, questa volta ti compro - L’ultimo “borsino” scritto per la rubrica curata su ilbianconero.com ha portato non poche polemiche, perché in tanti hanno ritenuto eccessive le critiche piovute addosso a Szczesny dopo la sconfitta di Champions League contro il Manchester United. La paura del portiere polacco di perdere il posto da titolare a vantaggio di Perin per ora però è durata solo pochi giorni. Rigore decisivo parato al “Pipita” e passaggio dalle stalle alle stelle dopo solo una partita. Questa volta la sua giocata è determinante e merita indiscutibilmente il ruolo di personaggio di turno da “comprare”. Il portiere polacco non è e non potrà mai essere Buffon ma è comunque un buon portiere, così come lo è anche Mattia Perin. D’altronde di Buffon non ne nascerà più nessuno, sarebbe anche sciocco cercare qualcuno che possa sostituirlo e comunque non sono poche in passato le squadre che hanno trionfato in Europa anche con portieri di un livello non eccelso. Basti pensare a Keylor Navas del Real Madrid o a Victor Valdes nel Barcellona dei sogni. 
     
    Mandzukic-Ronaldo, la coppia “perfetta” -  A decidere la sfida, oltre la parata di Szczesny, ci hanno pensato Mario Mandzukic, con il gol in apertura di gara, e Cristiano Ronaldo con il suo primo gol realizzato a San Siro, proprio in chiusura di sfida. D’altronde la coppia “perfetta” SuperMario – CR7 è quella che più di tutte per caratteristiche tecniche e fisiche ricorda quella Ronaldo – Benzema vista all’opera tantissime volte nei “blancos” sia nella Liga che in Champions League e con esiti più che positivi. Non è stata bellissima la Juve perché si è limitata al “compitino”, alla gestione (anche per un evidente stato di riserva, di mancanza di fiato e di testa) ma d’altronde in Italia il divario è talmente netto nei confronti degli avversari che può bastare anche una squadra bianconera a mezzo servizio per vincere ed i record continuano ad arrivare, uno dopo l’altro. Incessanti. 

    Agli anti-juventini non resta che sperare nella Champions - Rigorosamente in chiusura, un pensiero a tutti gli anti-juventini, tifosi, colleghi, esperti di settore, che sicuramente spiazzati dalle parole di Gattuso a fine gara si sono ritrovati soli a combattere una partita mediatica già persa in partenza cercando di far passare il messaggio in qualche modo (non so bene nemmeno io come) che questa Juventus possa vincere in Italia perché aiutata dall’arbitro di turno e non perché nettamente la più forte. A loro non resterà che “gufare” la Vecchia Signora in Champions, questa rosa è talmente forte che vincerebbe da sola anche autogestendosi, anche in assenza di un allenatore in panchina. E’ il classico caso anzi dove per assurdo una persona, andando a toccare un ingranaggio che funziona in maniera quasi perfetta, può portare più danni che vantaggi. 

    @stefanodiscreti

     

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