Juvemania: Adebayor? No grazie
Il sogno Edin Dzeko, come ha fatto intendere nei giorni scorsi il dg bianconero Beppe Marotta, è destinato a infrangersi per i tifosi bianconeri, a meno di clamorose sorprese. Se arriverà un attaccante, quindi, avrà un altro nome e altre caratteristiche rispetto al bomber bosniaco del Wolfsburg.
In settimana, dall'Inghilterra, Emmanuel Adebayor ha strizzato l'occhio ai bianconeri, lasciando anche intendere che la Juventus si sia già mossa per provare ad acquistarlo dal Manchester City: "La Juventus è un grande club in cui andare a giocare. Fino a qualche tempo fa non avrei accettato alcun trasferimento in un altro club, ma so che non ci saranno grandi chances per me e per questo sto pensando alle molte offerte che ho ricevuto. Mi dispiacerebbe lasciare la Premier League, ma ci sono anche altri bei campionati in Europa. L'aspetto economico non è la sola cosa importante, ma quando c'è uno dei club più importanti al mondo che ti cerca, si considerano anche altre cose".
L'attaccante togolese, classe 1984, ha fatto dunque capire che a Torino ci giocherebbe volentieri. Ma è davvero lui l'attaccante in grado di far fare il salto di qualità alla squadra di Luigi Del Neri? A nostro avviso no, per due motivi, uno tecnico e uno caratteriale.
La motivazione tecnica riguarda essenzialmente il gol. La Juve ha bisogno di un attaccante da almeno venti gol a stagione, quello che Amauri non ha ancora dimostrato di essere e quello che Trezeguet e Del Piero, che hanno segnato un'epoca, non possono più essere, per questioni di infortuni e di età. Ecco, Adebayor non è attaccante da venti gol a stagione. Guardiamo il suo curriculum (squadra, stagione, presenze totali in tutte le competizioni e gol totali in tutte le competizioni):
Metz 2001-02: 10 presenze-2 gol
2002-03: 34-13
Monaco
2003-04: 40-8
2004-05: 45-11
2005-06: 15-1 (fino a gennaio 2006)
Arsenal
2005-06: 13-4 (da febbraio 2006)
2006-07: 44-12
2007-08: 48-30
2008-09: 38-16
Manchester City
2009-10: 31-14
Come si vede, solo in una stagione il togolese è andato oltre (ben oltre) i venti gol, nel 2007-08 con l'Arsenal (30 reti in 48 gare), un dato così a sè stante rispetto alle sue medie da poter essere considerato, ad oggi, un'eccezione. Per il resto, la sua prolificità in zona gol non è eccezionale, anzi.
Per quanto riguarda il lato caratteriale, bisogna sottolineare come Adebayor non si sia mai contraddistinto, nelle squadre in cui ha militato, per essere un leader e un trascinatore. Non lo è stato all'Arsenal e non lo è al Manchester City. E la Juventus, con tutti i problemi che ha avuto nella scorsa stagione, anche caratteriali, non ha bisogno di giocatori deboli da questo punto di vista. Per la rinascita bianconera, occorrono elementi di personalità. Elementi che la propria personalità siano in grado di imporla sia all'interno dello spogliatoio che in campo, agli avversari.