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    Juve, via gli esuberi e un solo acquisto. Ma sono rimasti i big. Il colpo? Rabiot

    Juve, via gli esuberi e un solo acquisto. Ma sono rimasti i big. Il colpo? Rabiot

    • Nicola Balice
    Un acquisto (Weah), un diritto di riscatto esercitato (Milik), due rientri dai prestiti (Cambiaso, Nicolussi Caviglia), un po' di investimenti per il futuro (Facundo Gonzalez e Comenencia su tutti). Il mercato della Juve è tutto qui, almeno per quel che riguarda il fronte delle entrate. Che sarebbe stata un'estate complicata lo si sapeva fin dall'inizio, i rinforzi auspicati avrebbero dovuto seguire necessariamente delle cessioni pesanti o pesantissime. Ma tutti gli sforzi della dirigenza bianconera in tal senso si sono concentrati sugli esuberi battezzati a inizio raduno, in tal senso il lavoro della coppia Giuntoli-Manna ha portato gli effetti sperati per limitare i danni: salutano Zakaria, Pjaca, soprattutto Bonucci, si impostano con più fiducia le cessioni al termine del prestito dei vari Pellegrini, Arthur, Aké, Frabotta, a loro si sono aggiunti pure De Winter e Rovella, oltre a quella manciata di prestiti per mettere in vetrina altri gioielli (come Barrenechea, Soulé o Kaio Jorge). Si è dato un netto taglio insomma, anche guardando agli addii di Cuadrado e Di Maria già al termine della scorsa stagione. Gli equilibri di bilancio sono stati avvicinati se non raggiunti, per fare qualcosa di più (vedi Lukaku o anche soltanto Berardi, vedi Frattesi o Milinkovic-Savic, vedi Castagne o Holm) sarebbero servite ben altre cessioni però. Che non sono arrivate. Così, per forza più che per scelta, si devono sottolineare tutte quelle conferme arrivate come dei veri colpi. Sono rimasti tutti i principali giovani in rampa di lancio, pure Iling e Miretti sono quindi destinati a imporsi ancora nella Juve nonostante le diverse richieste arrivate in giro per Europa e Italia. Sono stati promossi altri talentini e pure blindati, come Huijsen e Yildiz. Sono stati trattenuti i tre big che sembravano dover foraggiare quei colpi che poi non sono stati messi a segno proprio per questo motivo: Bremer, Chiesa, Vlahovic. Il bilancio del primo mercato di Giuntoli, quando ormai la macchina era stata avviata da Manna, è tutto qui.

    IL VERO COLPO – A conti fatti il vero colpo è quindi il rinnovo di Adrien Rabiot. Essere riusciti a convincerlo a restare, in una stagione senza Champions e senza coppe europee, nel momento di massimo splendore e appeal del centrocampista francese su scala internazionale, può effettivamente equivalere a un colpo di mercato. Con la Juve che avrebbe fatto grande fatica a sostituirlo. Un solo anno di contratto, è vero, ma quanto basta per prendere tempo e vedere come si evolverà la situazione, aspettando di capire se dover rivedere anche i parametri economici nel caso in cui sfumassero effettivamente i vantaggi fiscali del Decreto Crescita per lui. In una fase di rifondazione, il rinnovo di Rabiot è quindi il miglior colpo del mercato bianconero.

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