Calciomercato.com

  • AFP via Getty Images
    Juve, tutto sul Porto: il gigante Marega, i precedenti fortunati e lo sgabello di Bonucci

    Juve, tutto sul Porto: il gigante Marega, i precedenti fortunati e lo sgabello di Bonucci

    • Nicola Balice
    Meglio di così, la Juve, non poteva chiedere all'urna di Nyon. Il Porto di Sergio Conceicao rappresentava senza ombra di dubbio la pesca ideale, per quanto la formazione portoghese abbia nel Dna una tradizione europea importante. Bisognerà soprattutto fare tesoro degli errori delle ultime due stagioni, anche Ajax e soprattutto Lione: sorteggi ideali sulla carta e cocenti eliminazioni sul campo. Andata in Portogallo e ritorno allo Stadium, i quarti di finale sono assolutamente alla portata del gruppo di Andrea Pirlo

    FORMAZIONE IDEALE - Cambia tanto Sergio Conceicao, sia tatticamente che in termini di uomini. Possibile però che contro la Juve possa preferire il 3-5-2 al 4-3-3. Questa la probabile formazione tipo:
    Marchesin; Mbemba, Leite, Sarr; Wilson Manafrà, Otavio, Sergio Oliveira, Uribe, Sanusi; Marega, Corona.

    LA STELLA – I tempi del Porto ricco di talento sembrano passati, la squadra non domina nemmeno in patria ma anzi sta inseguendo Benfica e Sporting Lisbona. Ci sono però diversi giocatori da tenere sotto controllo. Soprattutto in attacco, per quanto non di primo pelo sia Jesus Corona che Moussa Marega possono creare più di un grattacapo. Autentico jolly d'attacco, talentuoso, imprevedibile, il messicano Corona è stato spesso l'uomo in più del Porto, a 27 anni è nel punto più alto della sua carriera. Un po' come Marega, 29 anni, colosso d'attacco chiamato spesso a fare reparto da solo, già la Roma negli scorsi anni ha dovuto fare i conti con il centravanti del Porto.

    IL CAMMINO – Discontinua in campionato, il Porto è in Champions che ha fatto tutto ciò che doveva fare. Percorso netto con Olympiacos e Olympique Marsiglia, quattro vittorie e nemmeno un gol subito. In tutto questo, dopo la sconfitta inaugurale a Manchester, è arrivato anche lo 0-0 interno col City. Un cammino che vede il Porto non subire reti da 477 minuti.

    PRECEDENTI – Sono incoraggianti. L'ultimo doppio incrocio è quello degli ottavi di finale 2017: 0-2 all'andata con gol di Dani Alves e Pjaca nella serata dello sgabello di Bonucci, 1-0 al ritorno con rigore di Dybala. Altre due sfide nel 2001/2002, all'interno del girone: 0-0 a Porto, 3-1 al Delle Alpi. Resta nella memoria soprattutto il primo duello, 16 maggio 1984, finale di Coppa delle Coppe, Vignola e Boniek firmano il 2-1 che regala il trofeo ai bianconeri.

    Altre Notizie