Juve-Toro, le pagelle di CM: Dybala e Mandzukic bocciati, capolavoro Ljajic
Derby vero, acceso e in bilico fino all'ultimo respirto. Ljajic disegna una punizione capolavoro, risponde Higuain. La Juve salva l'imbattibilità dello Stadium ma allontana la festa Scudetto.
Juventus-Torino 1-1
JUVENTUS
NETO 6: non è sempre stato sicuro coi piedi, il Toro quindi prova a metterlo sotto pressione, ma questa volta se la cava senza troppi problemi. Ljajic interrompe la sua imbattibilità personale in campionato dopo 535 minuti.
LICHTSTEINER 6: il duello con Boyé è sul filo dei nervi senza esclusioni di colpi, di partite così ne ha giocate a centinaia e sa come gestirle. Un tirocross per poco beffa Hart, che poi si distende quando tenta il tiro sugli sivluppi di una punizione. Cala alla distanza.
BONUCCI 6.5: nell'area avversaria è un pericolo costante, anche se almeno un paio di occasioni uno come lui avrebbe potuto trovare il gol. Vive un derby da capitano, pronto a farsi sentire in ogni circostanza.
BENATIA 6: sfiora il gol ma la traversa gli dice no, se la gioca alla pari con Belotti.
ASAMOAH 6: neutralizza Iago Falque senza colpo ferire, anche senza il passo di Alex Sandro sa essere elegante in sovrapposizione. Suo malgrado protagonista nel gol di Ljajic, punizione causata da un suo fallo di mano apparso involontario.
KHEDIRA 5.5: senza Pjanic e con Mandzukic centravanti la Juve è chiamata a scavalcare il centrocampo, motivo per cui si nota un po' meno del solito. Il suo lavoro rimane però di fondamentale importanza per tenere uniti i reparti, dopo lo 0-1 cambia marcia ma sbaglia clamorosamente sparando in curva un pallone dopo geniale assist di Dybala. Errore che pesa meno solo per il guizzo del Pipita
RINCON 6: motorino inesauribile, corre sempre e rincorre se necessario per fare legna al fianco di Khedira sporcando una quantità impressionante di palloni. Sulla sua testa la palla del pareggio che finisce poco a lato (69' PJANIC 6.5: entra per illuminare la manovra, sembra a volte troppo molle per quel che prevede il copione della gara ma è lui a ispirare il gol di Higuain).
CUADRADO 5.5: l'uomo designato per creare superiorità numerica è sempre o quasi lui, ma quando si accentra sulla spinta dei vari incroci con Dybala poi si impantana sempre un po'. Sbaglia tanto, ha il merito di provarci.
DYBALA 5: al fianco di Mandzukic si è sempre esaltato, in questa occasione finisce per andare a sbattere contro una marcatura raddoppiata o magari triplicata come quella che gli impone Mihajlovic. Proprio in tandem col croato costruisce una clamorosa occasione che spara addosso ad Hart. E dopo il vantaggio si guadagna un giallo per proteste volendo ricominciare il gioco con tutto il Toro ancora sotto il proprio spicchio di tifosi. Pure sostituito quando il Toro è avanti per una botta al collo del piede, esce un Dybala che per 80 minuti non era però riuscito a proporre la versione migliore di sè (80' ALEX SANDRO ng)
STURARO 5.5: la testata involontaria di Belotti avrebbe steso chiunque invece rimane in campo a lottare e poco dopo tenta anche il jolly dalla distanza. Sacrificato per tentare la rimonta (56' HIGUAIN 7: porta quello che è venuto a mancare in sua assenza, gol e concretezza)
MANDZUKIC 5: dopo tanto tempo si ritrova a comandare l'attacco senza l'ingombrante presenza di Gonzalo Higuain, lo fa col solito spirito di sacrificio ma senza l'istinto del rapace d'area di rigore che sarebbe servito per impattare subito dopo il capolavoro di Ljajic.
All. ALLEGRI 6: gestire le forze e allo stesso tempo avere sempre una Juve pronta non è semplice, tra Atalanta e Toro qualcosa è venuto a mancare. Col senno del poi, stravolgere così la formazione titolare tra le due sfide di Champions è stato un azzardo che ha pagato solo in parte e poteva costare caro. Il discorso Scudetto sembra solo rimandato, spetta alla Roma complicarlo ulteriormente.
TORINO
HART 6.5: ogni palla alta lo manda in difficoltà, tra i pali si conferma uno dei migliori in Europa e il modo con cui chiude lo specchio a Dybala in chiusura di primo tempo è un piccolo capolavoro.
ZAPPACOSTA 6: col freno a mano tirato, si limita a non subire quando avrebbe il motore per fare male in fase di spinta. Ma per quel che è stata la partita, la sua è stata una missione più che compiuta.
ROSSETTINI 6.5: come spesso accade è quello che sbaglia meno là dietro, nel secondo tempo spazza tutto quello che può.
MORETTI 6.5: subito ammonito è costretto a giocare sul filo del rasoio, reggendo il colpo anche quando viene puntato ora da Dybala ora da Cuadrado.
MOLINARO 6.5: Cuadrado lo tiene punta sempre ma lui non perde mai la testa, con esperienza prova a mandarlo fuori giri anche con qualche fallo.
ACQUAH 5.5: corsa e muscoli, va su ogni pallone anche quelli non suoi. Sempre apparentemente scomposto, espulso per due ammonizioni a conti fatti entrambe piuttosto discutibili.
BASELLI 6.5: quegli attributi che voleva vedere a inizio stagione Mihajlovic ora non mancano mai, un'evoluzione tattica alla Pjanic ancora in pieno divenire (75' OBI ng).
IAGO FALQUE 5.5: Asamoah non gli concede mai niente, si sacrifica per la squadra (83' ITURBE ng)
LJAJIC 7.5: tra le linee va a caccia di palloni da trasformare in occasioni pericolose, si accende a intermittenza. Il capolavoro su punizione, primo in campionato, però basta e avanza per farlo entrare nel cuore dei tifosi granata.
BOYE' 5: accetta la sfida di Lichtsteiner, la perde isolandosi dal gioco (63' BENASSI 5.5: gettato nella mischia dopo l'espulsione di Acquah, finisce per correre a vuoto).
BELOTTI 6.5: uno contro tutti, senza paura, ci prova sempre e comunque.
All. MIHAJLOVIC 6: disegna un Toro per la prima volta in stagione accorto e pronto a punire alla prima vera occasione. Poi perde la testa come mai dovrebbe fare un allenatore dopo l'espulsione di Acquah, per quanto possa essere stata sbagliata come decisione.
@NicolaBalice