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    Juve, tocca a Giuntoli: il confronto con De Laurentiis, i suoi uomini, i tempi. E Cherubini resta

    Juve, tocca a Giuntoli: il confronto con De Laurentiis, i suoi uomini, i tempi. E Cherubini resta

    • Nicola Balice
    Il Napoli ha vinto lo scudetto. E ora tocca a Cristiano Giuntoli fare la propria mossa, trovando l'intesa con Aurelio De Laurentiis prima di dare il via alla trattativa finale con la Juve. Che ormai ha ridotto la propria lista dei possibili nuovi ds a un paio di nomi, forse tre. Il primo della lista e non più un mistero è proprio quello di Giuntoli, l'uomo più giusto per vari motivi al termine di una lunga riflessione portata avanti alla Continassa con Francesco Calvo che deve tirare le fila e archiviare la pratica entro fine maggio. Primo nome, ma non ancora unico, resiste per esempio l'opzione Giovanni Rossi, così come resta ancora da valutare definitivamente la posizione di Giovanni Manna. Andando con ordine però, prima e dopo tutto c'è la partita Giuntoli da giocare.

    GIUNTOLI. Archiviata anche aritmeticamente la pratica scudetto, Giuntoli potrà nuovamente incontrare De Laurentiis per capire come (e se) effettivamente liberarsi. Il patron del Napoli non si opponeva e non si opporrà al suo addio anche con un anno ancora di contratto, ma ovviamente accetterà la separazione dettando tempi e condizioni del ballo: nessuna buonuscita per esempio, nodo già sciolto e digerito da Giuntoli. Ma anche o soprattutto nessuna fuga in blocco della struttura sportiva, con l'obiettivo principale di proteggere la rete di scouting gestita da Maurizio Micheli e Leonardo Mantovani, mentre un'eccezione potrebbe essere fatta invece per Giuseppe Pompilio, storico braccio destro di Giuntoli. Che a Torino infatti vorrebbe portarsi almeno lui, indicando anche Stefano Stefanelli (in uscita dal Cesena, con un percorso comune con Giuntoli anche a Napoli) quale profilo di fiducia per la Next Gen nel caso in cui Manna dovesse accettare una delle proposte in arrivo. Idee chiare quindi, ma non è ancora tutto fatto. 

    ROSSI. Perché alla Juve in questo momento c'è comunque un'intera struttura sportiva con un altro anno di contratto, il problema dei costi va in ogni caso gestito a ogni livello. Ed è (anche, non soltanto) per questo che resta assolutamente viva la candidatura di Giovanni Rossi, in scadenza di contratto con il Sassuolo e potenziale traghettatore che permetterebbe di rimandare di una stagione la rifondazione totale dell'area sportiva bianconera, potendo contare anche su un rapporto di stima e fiducia con Max Allegri.

    CHERUBINI. E Federico Cherubini? Entrambi gli scenari prevedono la conferma dell'attuale ds in società, nonostante l'inibizione di 16 mesi che terminerà solo un mese prima della scadenza del contratto in essere (30 giugno 2024). Il dirigente bianconero gode della massima stima all'interno della Juventus, anziché procedere verso una risoluzione di contratto che poteva sembrare quasi naturale: per lui possibile un nuovo-vecchio ruolo da coordinatore interno delle squadre, a cavallo tra la Continassa e Vinovo.

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