Juve su Bruno Alves:| Portoghese è la prima scelta
Bruno Alves-Juventus e Leonardo Bonucci-Zenit San Pietroburgo, ci siamo: dopo il lavoro degli intermediari, i sondaggi, i contatti interlocutori scocca l’ora della svolta. Degli incontri decisivi, faccia a faccia. Giocoforza, perché il tempo stringe ( la sessione estiva di mercato si chiuderà mercoledì prossimo alle 19) e, chiaramente, definire una operazione così complessa con un club di un Lega estera - quella russa, appunto - non è questione che si risolve in una mezz’oretta: valuta, transfer, documenti... Dunque, per la Juventus, occorre tentare l’affondo. Oggi lo Zenit di San Pietroburgo è impegnato in un match di campionato ( alle 14.45, contro il Krasnodar), ma già domani - se non addirittura in serata - può verificarsi il contatto della svolta.
I NUMERI - Le basi dell’affare, del resto, sono già state gettate. La Juventus ha avuto modo di verificare la disponibilità di Alves a trasferirsi a Torino ( « Bruno sta Bene allo Zenit, ma la Juve è uno dei club migliori del mondo e lui desidera farne parte. Speriamo che la prossima settimana possa essere a Torino » , ha dichiarato il papà Washington) così come la disponibilità di Spalletti a dare il via libera per la cessione del giocatore. E’ stato proprio il tecnico toscano, peraltro, a dare il “ la” all’operazione in tempi non sospetti chiedendo informazioni su Bonucci e su Simone Pepe. Tanto è vero che s’è poi attivato personalmente per spiegare ai due bianconeri quanto li ritenga funzionali per il progetto Zenit. L’ostacolo più difficile da superare, però. come sempre succede, è legato alla condivisione di opinioni circa la valutazione dei calciatori. L’amministratore delegato bianconero ritiene che - anche in relazione al fatto che il bianconero ha 24 anni mentre il portoghese ne compirà 30 a novembre - si possa/ si debba procedere ad uno scambio secco: via uno, dentro l’altro. Senza conguagli economici. In sostanza, ritiene che i due difensori abbiano lo stesso valore economico. Viceversa, i vertici del San Pietroburgo fanno leva sul fatto che Bruno Alves a suo tempo ( estate 2010) è stato pagato ben 23 milioni di euro, a fronte dei 15 milioni che è costato Bonucci alla Juventus: chiedono almeno 4 milioni di conguaglio. La sensazione, però, è che si possa arrivare ad un accordo molto vicino alla tesi dei dirigenti bianconeri, che intanto trattano con l’entourage del giocatore ( quadriennale da 2 milioni a stagione).