Redazione Calciomercato
Juve sotto indagine: cosa può succedere sul fronte giudiziario e su quello sportivo
Juve, ora che succede? L'arrivo nel tardo pomeriggio di ieri della notifica della conclusione delle indagini preliminari da parte della Procura di Torino per il caso delle plusvalenze e dei bilanci presuntamente alterati negli anni 2019, 2020 e 2021 può aprire ora diversi scenari sul fronte della giustizia ordinaria e di quella sportiva. Per quanto concerne il primo fronte, i legali del club bianconeri potranno ricevere ora tutti i documenti e tutti gli atti in possesso dei magistrati per organizzare una strategia difensiva. Dalla presentazione di una memoria nell'arco dei prossimi 20 giorni alla richiesta di interrogatorio per i propri assistiti, garantito per legge. Oppure far trascorrere questo lasso di tempo ed attendere che il gip - che ha già respinto la richiesta degli inquirenti delle misure cautelari per il presidente Andrea Agnelli e altre figure di spicco del board del club - si pronunci in merito al probabile, ma non sicuro, rinvio a giudizio per gli indagati fissando la data della prima udinenza in Tribunale.
SI RIAPRE TUTTO? - Sul fronte della giustizia sportiva invece, a partire da oggi anche il Procuratore Federale Giuseppe Chiné avrà accesso agli atti e, qualora riscontrasse nuove evidenze rispetto a quelle prese in considerazione per il processo già celebrato lo scorso aprile presso il Tribunale Federale Nazionale, aprire una nuova indagine a carico della Juventus e dei suoi dirigenti, oltre che nei confronti delle altre società coinvolte nella vicenda plusvalenze. E' bene ricordare come in quella circostanza il presidente del TFN Carlo Sica prosciolse tutti i soggetti deferiti dalla Procura Federale - 11 club, tra cui anche Napoli e Genoa, e ben 61 dirigenti - smontando completamente l'impianto dell'accusa ed evidenziando l’impossibilità di stabilire la valutazione presente e futura dei calciatori, soprattutto se giovani.
SI RIAPRE TUTTO? - Sul fronte della giustizia sportiva invece, a partire da oggi anche il Procuratore Federale Giuseppe Chiné avrà accesso agli atti e, qualora riscontrasse nuove evidenze rispetto a quelle prese in considerazione per il processo già celebrato lo scorso aprile presso il Tribunale Federale Nazionale, aprire una nuova indagine a carico della Juventus e dei suoi dirigenti, oltre che nei confronti delle altre società coinvolte nella vicenda plusvalenze. E' bene ricordare come in quella circostanza il presidente del TFN Carlo Sica prosciolse tutti i soggetti deferiti dalla Procura Federale - 11 club, tra cui anche Napoli e Genoa, e ben 61 dirigenti - smontando completamente l'impianto dell'accusa ed evidenziando l’impossibilità di stabilire la valutazione presente e futura dei calciatori, soprattutto se giovani.