Juve-Shakhtar: 40 euro per un biglietto di curva non sono pochi. Sono troppi.

Questa sera, i bianconeri ritornano a giocare a Torino in Champions League. Sono trascorsi  1.028 giorni  dalla loro ultima partita (8 dicembre 2009: Juve-Bayern Monaco 1-4. Di quela squadra sono rimasti Buffon, Marchisio, Chiellini, Caceres e Giovinco).

I tifosi hanno atteso questo momento con tutta la passione e con tutta la fiducia che non li hanno mai abbandonati, nemmeno nei momenti più bui.

Sono i primi a meritarsi l'emozione della Coppa dei Campioni perchè non hanno mollato mai. Perchè, sia detto con il massimo rispetto per gli interessati, i presidenti, gli allenatori e i giocatori passano. Ma i tifosi, i veri tifosi, restano. Ecco perchè, caro Agnelli o caro manager stadium o caro chiunque abbia deciso queste tariffe esose, 40 euro per una curva sono uno sproposito. 

Nel bellissimo Juventus Stadium, c'è anche una tribuna che si chama Family. Lì, un posto costa 70 euro. Se ci va una famiglia composta da padre, madre e figlio, spende 210 euro. E' così che si ricompensa l'attaccamento alla maglia di gente che nel corso del tempo si è sobbarcata ogni tipo di onere pur di sostenere la Juve? 

I tifosi non sono limoni da spremere.

Il discorso, sia chiaro, vale per qualunque club pratichi prezzi che non stanno né in cielo né in terra. E vale anche per la Federazione: sono troppi 21 euro (diritti di prevendita compresa) per una curva di Italia-Danimarca (16 ottobre), secondo anello verde di San Siro. 

Il caro-biglietti è la stada migliore per svuotare gli stadi.  Che, infatti, si vanno desertificando. Da quando ha il nuovo impianto, in campionato la Juve è diventata l'eccezione alla regola. Perchè non anche in Champions League?

Xavier Jacobelli

Direttore Editoriale www.calciomercato.com