Juve senza Europa, come cambia il mercato: meno partite, meno giocatori, solo colpi da scudetto. Come Lukaku
SOSTENIBILE – Prima di tutto cedere. Gli esuberi sicuramente, anche se non è facile. Anche quel big che da tempo è stato individuato come sacrificabile (Dusan Vlahovic più di Federico Chiesa o Gleison Bremer). E più prestiti del previsto sul fronte dei giovani: meno partite significa anche meno spazio per chi doveva completare la rosa. Quindi si accelererà per l'uscita di scena di elementi come Koni De Winter e Fabio Miretti o Andrea Cambiaso.
PIU' FORTE – Ma la Juve deve essere soprattutto più forte. Giocare solo in Italia non può prescindere dal tentativo di tornare alla vittoria dopo tre anni di delusioni in campionato e due senza trofei. E nell'Allegri pensiero, sposato anche da Giuntoli, una Juve più forte sarà una Juve con Romelu Lukaku: di rientro dagli Usa ecco il blitz in programma a Londra proprio per accelerare, tentando la mossa del prestito, pur essendo ancora bloccata la questione Vlahovic. E poi serve un centrocampista di riferimento, lo si insegue da tempo, è stato individuato in Franck Kessié nonostante ci sia ancora da convincere il giocatore ancor più che il Barcellona. Infine le fasce, Allegri vuole un elemento esperto, almeno uno: si stringe per Timothy Castagne, si approfondisce il discorso per Carlos Augusto. Meno partite, meno giocatori, meno costi, più competitività: mica facile, anche perché il tempo è sempre meno. Ma ora almeno i dubbi hanno lasciato posto alle certezze.