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    Juve, questo Vlahovic non si era mai visto: la telenovela Lukaku è un lontano ricordo

    Juve, questo Vlahovic non si era mai visto: la telenovela Lukaku è un lontano ricordo

    • GS
    La Juventus batte la Lazio, si candida al ruolo di anti-Inter nella lotta per lo Scudetto, rimane imbattuta in stagione con le sue tre vittorie e un pareggio ottenuti in questo avvio di campionato e, forse la più candida delle notizie, ritrova Dusan Vlahovic in forma smagliante. Anzi, usare questo aggettivo diventa, con tutta probabilità, riduttivo visto il suo inizio in Serie A. Prima doppietta stagionale nel corso della sfida contro i biancocelesti (suo avversario preferito con 6 sigilli in carriera, gli stessi registrati in carriera contro il Bologna) di Sarri che lo proiettano a 4 gol in altrettante partite in campionato: mai nella storia della Juventus, un giocatore della Vecchia Signora era riuscito in quest’impresa per due stagioni consecutive. Un dato, una statistica che sintetizza in maniera perfetta il suo apporto, il suo contributo in queste prime uscite per la Juve. È rimasto lontano quel record di 8 reti di Dybala (nel 2017) ma il centravanti serbo è perfettamente in linea con gli avvii di grandi stagioni di altri importanti ex giocatori bianconeri, come Del Piero e Trezeguet – tanto per scomodarne qualcuno -.

    NON SOLO GOL – Poteva essere un risultato ancor più di spessore per Vlahovic, se ci aggiungiamo che ha fallito un rigore contro l’Empoli. Poco male, il contributo realizzativo dell’ex Fiorentina è comunque di alto livello. Ma se sulle abilità da bomber del serbo, in realtà, forti dubbi non ce ne sono mai stati in quel della Continassa, a stupire nell’ambiente bianconero è un salto di qualità a livello mentale. "L’anno scorso è stato difficile e alla fine non abbiamo fatto male. Ma siamo finiti dietro per le altre cose. Ora siamo più arrabbiati, abbiamo dei conti in sospeso, con questa unità del gruppo possiamo ottenere grandi cose, il nostro obiettivi è finire nei primi 4. Tutta la scorsa stagione ho sofferto dal primo all’ultimo giorno. Se scendevo in campo vuol dire che ero pronto, non trovo alibi. Un capitolo chiuso, ora guardo al futuro, il presente è la cosa importante" ha dichiarato a DAZN. Rabbia, obiettivi da raggiungere e nessun alibi. Il nuovo Vlahovic non lascia spazio al passato, concentrandosi sul suo presente bianconero e sul suo futuro. Se la Juventus vorrà tornare di gran carriera nella massima competizione europea – leggasi Champions League – avrà bisogno di questa nuova versione di Vlahovic, una versione migliorata dal punto di vista fisico (la pubalgia appare superata), tecnico (maggiormente cinico sotto porta, partecipazione concreta e alle trame di gioco della squadra) e mentale (concentrazione assoluta, senso di responsabilità verso compagni, tecnico e tifosi). Vlahovic 2.0 vuole stupire e caricarsi la Juve sulle spalle, direzione Champions League o qualcosa in più. Anche perché il futuro del serbo è ancora a Torino, sponda bianconera. Ma poteva non esserlo.

    LUKAKU E’ SOLO UN RICORDO - “ Non ho pensato niente, Vlahovic è sempre stato un giocatore della Juve. Come Chiesa. Come chi ho a disposizione. Quest'anno è stato un mercato diverso, abbiamo fatto valutazioni con la società, Giuntoli e Manna, sul valore della squadra. Che può migliorare, crescere, lo farà di conseguenza anche la squadra”. La conferenza stampa di Massimiliano Allegri, al termine del match, chiarisce quella che è stata la posizione della società in estate e quella che sarà in futuro su Vlahovic, eliminando ogni ipotesi e ogni altro pensiero dirottato verso Romelu Lukaku, finito poi alla Roma. E se nell’ultima sessione estiva, sarebbe servita una sua cessione (o di Bremer o di Chiesa, suo partner d’attacco) per favorire l’arrivo del belga alla Continassa (una decisione era già stata presa per completare l’operazione) ecco che la sua permanenza in bianconero ha soddisfatto ogni parte messa in causa, Vlahovic incluso. E i fatti, momentaneamente, non fanno altro che dare ragione al serbo, visto che Lukaku, in giallorosso, si è sbloccato solo nella partita di stasera contro l'Empoli (siglando, però, l'inutile rete del 6-0). Quella telenovela, dunque, rimane soltanto un lontano ricordo. Il presente della Juventus si chiama Dusan Vlahovic.

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