Juve, questo centrocampo non segna: dal sogno Pogba al pupillo Aouar, Paratici studia il grande colpo
Sesta in classifica, a distanza siderale da Inter e Milan (seppur con una partita da recuperare) e con tanti nodi da sciogliere in vista di un 2021 in cui Pirlo e i suoi sono necessariamente chiamati a cambiare marcia. Fa strano vedere e pensare a una Juventus in palese difficoltà, almeno in campionato. Se in Champions League la formazione bianconera è stata protagonista di un exploit estemporaneo contro il Barcellona che ha permesso di ribaltare in extremis le gerarchie del girone vincendolo, ad oggi è venuta invece a mancare quella regolarità che dà sempre è stato il segreto per fare incetta di scudetti. Ma qui non si tratta solo di mancanza di continuità, perché tra i dati che balzano all'occhio c'è anche quello relativo ai gol segnati da Ronaldo e compagni: 25, il dato peggiore delle prime 7 della classe. E la colpa non può di certo essere ascritta al campione portoghese.
MANCANO I GOL - Sono già 12, infatti, i sigilli stagionali di CR7, praticamente la metà rispetto alla produzione complessiva, alla quale ha contribuito pure l'altro attaccante di riferimento - Morata - con i suoi 4 centri. 16 su 25, che diventano 17 aggiungendo l'unica rete realizzata sin qui da Dybala, unica alternativa alla coppia delle meraviglie nel reparto avanzato. A mancare in maniera drammatica in questa prima parte di campionato sono i gol del centrocampo, diventato da qualche annata a questa parte il vero tallone d'Achille per la Juventus e che pone per l'immediato, ma soprattutto per la prossima estate, la necessità di intervenire in maniera chirurgica sul mercato. Decisamente deludente l'apporto dei "centrali", come evidenziano i soli timbri di Rabiot e McKennie, leggermente migliore quello degli esterni di ruolo Chiesa e Kulusevski, che ne mettono assieme 4. Con la doverosa precisazione che, se l'ex viola sta iniziando a ingranare a livello di prestazioni, il talento svedese si è perso dopo un avvio promettente e rappresenta attualmente un dilemma tattico per Pirlo.
IL SOGNO - Per necessità di natura economica, imposta dall'austerity dell'era Covid, e mancanza di reali opportunità sul mercato, la sensazione è che la Juve rimanderà a giugno il grande investimento o i grandi investimenti previsti per stravolgere in meglio un reparto di centrocampo che ha bisogno di maggiore qualità e di più varietà a livello di caratteristiche tecniche e tattiche. Il grande sogno resta il ritorno in bianconero di Paul Pogba: apertamente in rotta col Manchester United, in scadenza di contratto nel 2021 e a caccia di una nuova grande sfida. Il centrocampista francese è rimasto legatissimo alla Juve anche dopo il suo addio nel 2016 e Raiola recentemente non ha chiuso a questa suggestiva ipotesi. Restano da risolvere però due questioni importanti: la concorrenza delle big straniere (Real Madrid e Paris Saint-Germain su tutte) e l'alto ingaggio del calciatore - circa 15 milioni di euro - oggi inaccessibile per la Juventus.
LE ALTERNATIVE - Quello di Pogba non è però l'unico nome che scalda il responsabile dell'area tecnica Fabio Paratici, che continuerà a monitorare nei prossimi mesi quei giocatori del campionato italiano, da Locatelli a Zaniolo passando per De Paul, che non sono mai usciti dai suoi radar, ma che al contempo si manterrà vigile anche sugli obiettivi individuati fuori dai nostri confini. In tal senso, per età, qualità tecniche e rapporti pregressi col suo club di appartenenza, Houssem Aouar del Lione è un altro profilo da tenere a mente. La Juve ci ha provato anche nell'ultimo mercato estivo e le relazioni sempre proficue col presidente Aulas possono rappresentare un vantaggio sulla concorrenza. Di tempo per parlarne ce ne sarà, ma sin da oggi il club bianconero è al lavoro per rinforzare un centrocampo a caccia di nuovi gol. E non ritrovarsi più a distanza siderale da Inter e Milan.
MANCANO I GOL - Sono già 12, infatti, i sigilli stagionali di CR7, praticamente la metà rispetto alla produzione complessiva, alla quale ha contribuito pure l'altro attaccante di riferimento - Morata - con i suoi 4 centri. 16 su 25, che diventano 17 aggiungendo l'unica rete realizzata sin qui da Dybala, unica alternativa alla coppia delle meraviglie nel reparto avanzato. A mancare in maniera drammatica in questa prima parte di campionato sono i gol del centrocampo, diventato da qualche annata a questa parte il vero tallone d'Achille per la Juventus e che pone per l'immediato, ma soprattutto per la prossima estate, la necessità di intervenire in maniera chirurgica sul mercato. Decisamente deludente l'apporto dei "centrali", come evidenziano i soli timbri di Rabiot e McKennie, leggermente migliore quello degli esterni di ruolo Chiesa e Kulusevski, che ne mettono assieme 4. Con la doverosa precisazione che, se l'ex viola sta iniziando a ingranare a livello di prestazioni, il talento svedese si è perso dopo un avvio promettente e rappresenta attualmente un dilemma tattico per Pirlo.
IL SOGNO - Per necessità di natura economica, imposta dall'austerity dell'era Covid, e mancanza di reali opportunità sul mercato, la sensazione è che la Juve rimanderà a giugno il grande investimento o i grandi investimenti previsti per stravolgere in meglio un reparto di centrocampo che ha bisogno di maggiore qualità e di più varietà a livello di caratteristiche tecniche e tattiche. Il grande sogno resta il ritorno in bianconero di Paul Pogba: apertamente in rotta col Manchester United, in scadenza di contratto nel 2021 e a caccia di una nuova grande sfida. Il centrocampista francese è rimasto legatissimo alla Juve anche dopo il suo addio nel 2016 e Raiola recentemente non ha chiuso a questa suggestiva ipotesi. Restano da risolvere però due questioni importanti: la concorrenza delle big straniere (Real Madrid e Paris Saint-Germain su tutte) e l'alto ingaggio del calciatore - circa 15 milioni di euro - oggi inaccessibile per la Juventus.
LE ALTERNATIVE - Quello di Pogba non è però l'unico nome che scalda il responsabile dell'area tecnica Fabio Paratici, che continuerà a monitorare nei prossimi mesi quei giocatori del campionato italiano, da Locatelli a Zaniolo passando per De Paul, che non sono mai usciti dai suoi radar, ma che al contempo si manterrà vigile anche sugli obiettivi individuati fuori dai nostri confini. In tal senso, per età, qualità tecniche e rapporti pregressi col suo club di appartenenza, Houssem Aouar del Lione è un altro profilo da tenere a mente. La Juve ci ha provato anche nell'ultimo mercato estivo e le relazioni sempre proficue col presidente Aulas possono rappresentare un vantaggio sulla concorrenza. Di tempo per parlarne ce ne sarà, ma sin da oggi il club bianconero è al lavoro per rinforzare un centrocampo a caccia di nuovi gol. E non ritrovarsi più a distanza siderale da Inter e Milan.