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Juve, quante richieste per Mandragora: no anche al Palermo, tutti i retroscena
CALVARIO FINITO E VOGLIA DI JUVE- Rolando adesso sta bene, a otto mesi da quel maledetto 30 aprile, giorno in cui si è fratturato il quinto metatarso del piede destro. Da lì è cominciato un lungo calvario: in seguito a complicazioni, si è dovuto sottoporre a un nuovo intervento ad agosto. Ma il carattere non manca e adesso il futuro è tutto ancora da scrivere, e sarà in bianconero. Nonostante l'Empoli e la possibilità di andare a fare il titolare in Toscana.
TENTATIVO PALERMO - Nella giornata di ieri, c’è stato un tentativo concreto del Palermo. Una telefonata alla Juventus e una all’agente, per cercare di capire le reali intenzioni in vista del finale di campionato. Da un lato la possibilità di andare a giocare con continuità, in una piazza importante, dall’altro la volontà anche della famiglia, componente fondamentale per Mandragora. Dopo un’attenta analisi, si va verso il no ai rosanero. Concetto ribadito anche al Pescara, che da più di un mese gli fa la corte e lo vorrebbe riportare in biancoazzurro. Leone, il ds biancazzurro, ha incontrato diverse volte Fabio Paratici, strappando una corsia preferenziale. L’ex Genoa è molto legato a Oddo, c’è stato un contatto tra i due in cui è stata ribadita la stima reciproca e l’affetto, ma il giocatore è sempre più convinto di proseguire il suo percorso a Vinovo. Vuole tornare al top della forma, considera questi sei mesi come un ulteriore apprendistato al fianco di campioni come Pjanic e Khedira. Palermo e Pescara restano alla finestra, ma Mandragora sembra aver già scelto.