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    Juve, Rincon è la riserva sbagliata

    Juve, Rincon è la riserva sbagliata

    • Andrea Menon
    "Prenderemo solo in caso di necessità e di occasioni": è questo il motto che ha caratterizzato il mercato invernale della Juventus negli ultimi anni. Durante l'ultima sessione, però, sembrava che l'abituale formula griffata Giuseppe Marotta potesse cambiare. Il club bianconero, infatti, è stato al centro di molte trattative, da Gagliardini a Tolisso, per rinforzare la squadra in vista del rush finale di Champions League e campionato, salvo poi fermarsi al primo e unico acquisto: Tomás Rincon, datato 3 gennaio. 

    SCARSO UTILIZZO - Un'operazione che è ancora velata di tanti dubbi, perchè il venezuelano non ha trovato lo spazio che ci si aspettava, pur sapendo che il suo ruolo sarebbe stato quello di subentrante. Appena 156' in 10 gare di campionato, con una facile media di un quarto d'ora abbondante a partita: nettamente inferiore rispetto alle 16 gare da titolare con il Genoa, in cui è stato sostituito appena tre volte. Uno dei motivi della sua esclusione è sicuramente il cambio modulo operato da Allegri a metà gennaio, che ha ridotto a 2 i posti disponibili a centrocampo per 6 contendenti. Per l'attuale 4-2-3-1, e lo si è visto anche a Udine quando l'unico giocatore d'attacco in panchina era Pjaca, forse sarebbe servito di più un trequartista, o un esterno d'attacco, o un altro attaccante. Ma non un distruttore di gioco come Rincon. 

    COLPO GOBBO O ERRORE - Tutto questo porta a una semplice domanda: qual è il futuro di Rincon? Se è vero che numericamente, grazie all'uscita di Hernanes, non è cambiato nulla, è altrettanto chiaro che un altro colpo di questo tipo non porta nessun vantaggio, anzi. L'avventura del venezuelano alla Juventus è perciò già ad un bivio, su cui lui può incidere solo nei pochi minuti in campo: quello tra acquisto efficace e flop del mese di gennaio. In sostanza, nella finestra delle occasioni, Rincon potrà iscriversi a una sola di queste due categorie: la prima rappresentata dal Matri-bis e da Borriello, il primo decisivo con il gol alla Lazio in finale di Coppa Italia e il secondo con il gol scudetto 2011/12 a Cesena; mentre la seconda legata ai flop, di cui Osvaldo e Anelka sono gli interpreti più illustri. Astraendolo dal solo mercato invernale poi, questa operazione assomiglia molto, come si diceva, a quella di Hernanes: per la cifra (8 milioni), per il ruolo e per l'utilizzo. Al momento questo acquisto è un errore, ma chissà che con tanti minuti in più non si possa rivelare un vero e proprio colpo gobbo.

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