Juve, Pirlo a -9 da Sarri: avvio da incubo, il peggiore da 10 anni. Roma a picco, i numeri inchiodano Fonseca
ROMA A PICCO - Non totalmente d'accordo, forse, i tifosi della Roma. Il 3-0 nel derby è un'umiliazione che in casa giallorossa non si subiva da tempo, doccia gelata su una stagione sin qui abbastanza positiva. Ma convincente a metà. Perché il problema, sottolineato in varie occasioni e tremendamente amplificato dal ko nella Stracittadina, risponde ancora una volta agli scontri diretti. I numeri contro le prime otto della classifica sono drammatici: 7 partite, 0 vittorie, 4 pareggi e 3 sconfitte, per un totale di 8 gol fatti e 18 subiti.
AVVIO CON OSTACOLI - Non se la passa meglio la Juve: l'Inter ne ha smascherati problemi e difficoltà, Ronaldo e compagni sono stati messi sotto in ogni aspetto, mostrando evidenti segnali preoccupanti. La conferma arriva dai numeri: dopo 17 partite giocate (va recuperata la gara con il Napoli), Pirlo ha fatto registrare la peggior partenza degli ultimi dieci anni con 33 punti conquistati. Lo scorso anno, con Sarri, furono 42, due anni fa, nell'ultimo anno di Allegri, addirittura 49. E poi ancora, andando indietro, 41 (2017-2018), 42 (2016-2017), 33 (2015-2016), 40 (2014-2015), 46 (2013-2014), 41 (2012-2013), 37 (2011-2012). Per trovare una partenza peggiore bisogna risalire al 2010-2011, con Delneri in panchina: 31 punti in 17 giornate.
MILAN DA RECORD - Cosa dire, invece, del Milan: giornata dopo giornata, Pioli batte record e sconfigge (ormai pochi) scettici. Il 2-0 di Cagliari è un ulteriore segnale al campionato: diciassettesima partita con almeno due gol segnati (su 18, solo la Juve è riuscita a incassarne uno solo), trentottesima gara consecutiva in gol in Serie A, settima vittoria su otto trasferte. Pioli sbriciola primati e continua a volare: e ora, per la corsa scudetto, c'è un Mandzukic in più...