Nella storia più o meno recente della Serie A, in tre occasioni la sfida con il Parma ha rappresentato una svolta per la Juventus, segnando il destino della stagione, e forse anche qualcosa in più. 

 

Nel 1994-95, la vittoria della Juventus di Marcello Lippi al Tardini diede il là alla cavalcata verso il 23° scudetto bianconero. Le reti di Paulo Sousa e Ravanelli (doppietta), che replicarono a Dino Baggio, conferirono a quella Juve la propulsione vincente (sulla diretta rivale per il titolo) verso il successo finale, che non a caso poi arrivò, aritmeticamente, con il 4-0 (doppio Ravanelli, Deschamps e Vialli) sulla squadra di Nevio Scala nel match di ritorno di quel campionato.

 

Il primo ciclo vincente di Lippi terminò poi proprio con il Parma, nella stagione 1998-99: un 2-4 segnato dalle reti di Tacchinardi e Fonseca per la Juve e da Crespo (tripletta) e Chiesa per gli emiliani. Al termine di quella gara, Lippi lasciò la panchina bianconera a Carlo Ancelotti.

 

Infine, e siamo ai nostri giorni, stagione 2010-11: la Juventus di Del Neri, che fino a quel momento aveva disputato un buon campionato e che si proponeva come una delle antagoniste del Milan per la lotta al titolo, ospita il Parma nel primo match dopo la sosta invernale. E il ko è pesantissimo: 1-4, con doppietta dell'ex Giovinco, gol dell'ex Palladino e rete di Crespo (ancora lui!) per i ducali, con gol bianconero di Legrottaglie. E non è tutto: in quel match la Juve perde per tutta la stagione per infortunio Quagliarella (fino a quel momento il miglior bomber stagionale juventino) e assiste al ritorno della follia di Felipe Melo (fino a quell'istante, in quella stagione, irreprensibile), espulso e squalificato per gli incontri successivi. Dal match col Parma in poi la stagione 2010-11 per la Juventus sarà un calvario, chiuso col settimo posto finale.

 

Anche quello di domani, a modo suo, sarà un Juventus-Parma storico: sarà infatti il primo match ufficiale nel nuovo stadio bianconero, dopo il vernissage di giovedì con il Notts County. Che poi diventi anche il primo passo per tornare a successi importanti, questo dipende solo da Antonio Conte e dalla sua squadra. Oltre che dal Parma naturalmente.