Questione di tempo e di occasioni, che cambiano tutto. Anche quelle certezze, che fino a qualche settimana fa non sarebbe mai state messe in dubbio. In un mese la Juventus di Antonio Conte ha subito un'evoluzione, dal punto di vista tattico e delle gerarchie in campo, soprattutto nel reparto offensivo. Il tecnico bianconero ha capito che il 3-5-2 in Europa non è garanzia di successo e che bisogna sapersi adattare. Se nella storia della Champions League nessuna squadra ha mai vinto con lo schieramento a 3 evidentemente c'è una ragione. La Juve funziona e continuerà con la difesa a 4, un cambio di rotta certificato dalle parole di Conte, al termine della sfida pareggiata contro il Real Madrid: "In Europa andremo avanti con il 4-3-3".

La serie A non è la Champions League, in campionato si continuerà con il 3-5-2, ma per il ruolo di spalla di Tevez le gerarchie sono cambiate. Fino ad un mese fa Vucinic era il titolare indiscusso, ma l'infortunio muscolare rimediato con il Galatasaray che lo tiene fuori dal 2 ottobre ha dato chance di rilancio a Quagliarella e Llorente, che non se la sono lasciata scappare. Quando il montenegrino tornerà in gruppo troverà la panchina ad attenderlo, una brutta sorpresa che potrebbe cambiare il suo futuro. Vucinic è un giocatore utile per Conte, ma non è più fondamentale. E il contratto in scadenza nel 2015 potrebbe agevolare un suo addio.