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Juve, nuovo tentativo per Scamacca: il Sassuolo detta le condizioni, le ultime
La scarsa vena offensiva che ha caratterizzato la prima metà di stagione è un problema che la Juventus vorrebbe risolvere quanto prima, già nella prossima finestra di mercato. I ripetuti problemi fisici di Dybala e i numeri tutt'altro che esaltanti di Morata e Kean, che mettono insieme 6 gol in campionato, hanno indotto la dirigenza bianconera a guardarsi attorno e un'opzione che torna di moda è quello di Gianluca Scamacca. Un profilo sondato già nelle ultime due sessioni di trasferimenti e con risultati poco soddisfacenti, visto che in entrambi i casi la risposta del Sassuolo assolutamente contraria. Un profilo che, in un ottica di rinnovamento e di progettazione di un futuro a medio-lungo termine, può rappresentare un'alternativa al grande sogno Dusan Vlahovic.
L'INCONTRO - Il vice-presidente della Juve Pavel Nedved e il responsabile dell'area tecnica Federico Cherubini non si sono arresi e nei giorni scorsi, complice la presenza a Torino dell'amministratore delegati degli emiliani Giovanni Carnevali, hanno effettuato un nuovo tentativo su Scamacca, proponendo una formula in linea con gli attuali parametri finanziari: senza cessioni particolarmente onerose - i nomi di Kulusevski ed Arthur rimangono in prima linea - i bianconeri possono avanzare soltanto proposte di prestito secco o al massimo col diritto di riscatto. Dal canto suo, il Sassuolo ha visto crescere nell'ultimo anno solare il valore tecnico e quindi anche economico di Scamacca, autore di 5 reti da inizio stagione: i 20-25 milioni di euro richiesti solo la scorsa estate rappresentano una valutazione superata dal comportamento del giocatore romano negli ultimi 5 mesi.
DOMANDA E OFFERTA - Sulla base delle considerazioni che Carnevali e la proprietà della società emiliana fanno di Scamacca e degli altri pezzi pregiati della loro collezione, né alla Juve né alle altre società interessate saranno concessi sconti o favori di sorta: per privarsi del suo attaccante il Sassuolo è disposto ad aprire, al massimo, ad un prestito con obbligo di riscatto e pur sempre a fronte della cifra stabilita in partenza. Sull'onda di quanto è avvenuto non più tardi di qualche mese, sempre con la Vecchia Signora protagonista, per Locatelli. Condizioni che evidenziano la distanza che rimane importante, al momento, tra domanda e offerta e che sta inducendo Nedved e Cherubini a prendere in considerazione altri profili per il ruolo dell'attaccante. Da Cavani, in uscita dal Manchester United per tornare a giocare con continuità, a Icardi, che ha un ingaggio molto oneroso ma che nel Paris Saint-Germain è tutt'altro che centrale. La Juve attende segnali dal mercato, anche da quello in uscita: con una partenza che porti in cassa un tesoretto importante, l'assalto a Scamacca potrebbe ripartire, ma su ben altre basi e probabilmente con maggiori possibilità di successo.
L'INCONTRO - Il vice-presidente della Juve Pavel Nedved e il responsabile dell'area tecnica Federico Cherubini non si sono arresi e nei giorni scorsi, complice la presenza a Torino dell'amministratore delegati degli emiliani Giovanni Carnevali, hanno effettuato un nuovo tentativo su Scamacca, proponendo una formula in linea con gli attuali parametri finanziari: senza cessioni particolarmente onerose - i nomi di Kulusevski ed Arthur rimangono in prima linea - i bianconeri possono avanzare soltanto proposte di prestito secco o al massimo col diritto di riscatto. Dal canto suo, il Sassuolo ha visto crescere nell'ultimo anno solare il valore tecnico e quindi anche economico di Scamacca, autore di 5 reti da inizio stagione: i 20-25 milioni di euro richiesti solo la scorsa estate rappresentano una valutazione superata dal comportamento del giocatore romano negli ultimi 5 mesi.
DOMANDA E OFFERTA - Sulla base delle considerazioni che Carnevali e la proprietà della società emiliana fanno di Scamacca e degli altri pezzi pregiati della loro collezione, né alla Juve né alle altre società interessate saranno concessi sconti o favori di sorta: per privarsi del suo attaccante il Sassuolo è disposto ad aprire, al massimo, ad un prestito con obbligo di riscatto e pur sempre a fronte della cifra stabilita in partenza. Sull'onda di quanto è avvenuto non più tardi di qualche mese, sempre con la Vecchia Signora protagonista, per Locatelli. Condizioni che evidenziano la distanza che rimane importante, al momento, tra domanda e offerta e che sta inducendo Nedved e Cherubini a prendere in considerazione altri profili per il ruolo dell'attaccante. Da Cavani, in uscita dal Manchester United per tornare a giocare con continuità, a Icardi, che ha un ingaggio molto oneroso ma che nel Paris Saint-Germain è tutt'altro che centrale. La Juve attende segnali dal mercato, anche da quello in uscita: con una partenza che porti in cassa un tesoretto importante, l'assalto a Scamacca potrebbe ripartire, ma su ben altre basi e probabilmente con maggiori possibilità di successo.