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    Allegri e Landucci: ma cosa avranno sempre da dirsi durante le partite?

    Allegri e Landucci: ma cosa avranno sempre da dirsi durante le partite?

    • Nicola Balice

    Non può essere una sconfitta a togliere certezze alla squadra. Questo rimane uno dei passaggi chiave della conferenza stampa di Max Allegri, dopo due giorni di riflessione post-Inter. Non può essere una brutta domenica, magari una brutta settimana, a minare certezze consolidate in anni di successi. E quando si parla di squadra, si fa ovviamente riferimento a quella composta dai giocatori. Ma tra le righe è possibile leggere riferimenti anche all'altra squadra, quella composta dallo staff tecnico, che vede Allegri punta di una struttura che da anni lavora in sinergia con esperti che sono realmente i responsabili della loro area di competenza. Non è un mistero che proprio Allegri creda fermamente in questa divisione dei compiti, le responsabilità sono tutte sue e le decisioni vengono assolutamente prese solo in prima persona dal tecnico bianconero, dopo però un confronto continuo con tutti i vari componenti, anche a partita in corso. Ed in questi giorni di processi e discussioni attorno alle scelte di formazione e assetto tattico anche a partita in corso, insieme ad Allegri sul primo banco degli imputati stagionale non possono che finire anche i suoi collaboratori.

     

    SI VINCE E SI PERDE INSIEMEAi più attenti non sarà sfuggito come e quanto Max Allegri vada a confrontarsi con il suo vice Marco Landucci, molto più di quanto non si veda solitamente sul resto delle panchine in serie A. Ex portiere con la valigia in mano che ha vissuto le stagioni migliori con la maglia della Fiorentina, per gli amanti del gossip anche ex cognato di Mario Cipollini, è quasi da sempre nello staff di Allegri: negli anni ha ricoperto tra Grosseto, Cagliari e Milan il ruolo di preparatore dei portieri alternandolo a quello di vice, già vissuto durante l'esperienza in Sardegna. Ed è lui, ad esempio, ad occuparsi in settimana tra le varie situazioni di gioco, di quelle da palla inattiva nello specifico: nota particolarmente dolente di questo avvio di stagione, al netto di alcuni errori prettamente individuali. Più in generale, Landucci insieme ad Aldo Dolcetti rappresenta la coppia di punta della squadra di analisti e studiosi della metodologia all'interno dello staff di Allegri: quelli che curano l'avversario anche scientificamente, preparando ogni soluzione alternativa a quella iniziale e provando a prevedere e prevenire le mosse altrui, osservando da un punto di vista più alto ed esterno anche quello che accade sul campo a partita in corso. Un'autentica squadra, ognuno con il proprio ruolo, da difendere e tutelare soprattutto nei momenti di difficoltà. Come è già stato fatto, ad esempio, nella passata stagione in piena bufera infortuni: alla fine lo staff tecnico non è stato intaccato in alcun modo, il lavoro dei preparatori atletici è stato difeso a spada tratta ed i cambiamenti apportati hanno coinvolto l'area medico-sanitaria.

    @NicolaBalice


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