Juve-Napoli, sfida infinita. Grande Inter, Zanetti bionico, non sparate sul Milan
Lo Shakhar è tornato in Ucraina con Lucescu che a Torino aveva fatto vedere le streghe alla Juve.
A Siena la differenza si è notata subito, con tutto il rispetto
per la squadra di Cosmi.
I campioni d'Italia si rituffano in serie A e ricominciano a suonare la musica
che eseguono meglio: tre punti sudati per il risultato utile
consecutivo n.46 nel massimo torneo. Sarà un caso, anzi,
non lo è affatto, ma a firmare il colpo in Toscana sono
Pirlo e Marchisio, per la gioia di Prandelli che pensa all'Armenia
(Erevan, 12 ottobre) e alla Danimarca (Milano, 16 ottobre) e nel frattempo,
fra gli altri richiama Criscito per rendergli giustizia dopo l'iniqua esclusione dall'Europeo, El Shaarawy, Gilardino e Balotelli.
Sarà ' interessante sapere se ,quelli che nelle ultime due
settimane volevano imporre a Pirlo di lasciare la Nazionale con
la scusa che aveva giocato due gare sottotono, intendano continuare a nascondersi dopo avere sparato una facezia del genere. Sarebbe un bel gesto, ma, al primo
passaggio sbagliato del fuoriclasse bresciano, rialzeranno la testa. La mamma degli sputasentenze è sempre incinta.
Il Napoli, giovedì scorso in Olanda, era stato esposto da Mazzarri
ad un'invereconda figuraccia internazionale: il tecnico aveva
schierato dieci riserve contro il Psv per rimediare tre durissime legnate.
Ieri sera, contro una tosta Udinese galvanizzata dalla storica vittoria di Liverpool, Mazzarri ha dimostrato che, quando giocano i titolari, il Napoli può ambire allo scudetto e rintuzzare in meno di sei ore il tentativo di fuga bianconero.
Hamisk e Pandev hanno firmato una vittoria molto importante: dopo la sosta
ci sarà lo scontro diretto a Torino e un fatto è certo: Mazzarri non farà il turnover, sennò De Laurentiis lo caccia.
L'Inter, intanto, vince il derby e si conferma terza forza
assieme alla Lazio che Klose esalta a Pescara dove
Petkovic non sbaglia una mossa e stende Stroppa,
fresco di 7 punti nelle precedenti tre partite.
A San Siro, Stramaccioni dimostra di avere capito tutto
della sua squadra e, soprattutto dei rossoneri, fulminati dalla
papera di Abbiati, già eroe a San Pietroburgo.
I nerazzurri stendono la squadra di Allegri avvinghiandosi al
gol di Samuel. Nagatomo li lascia in dieci all'inizio della ripresa,
ma quest'Inter non mnolla mai.Spreca il 2-0 con Milito, resiste
ai tentativi dei rivali: stavolta, El Shaarawy non può bastare,
anche perchè stremato da quei 5 gol segnati in 10 giorni per
tenere a galla il Milan. Adagio però con gli epitaffi per gli
orfani di Thiago Silva e Ibrahimovic: se Berlusconi e Galliani
lasceranno tranquillo Allegri,il livornese ricostruirà una buona squadra
dopo che gli hanno smantellato quella dei 162 punti in 2 stagioni.
Applausi scroscianti per Stramaccioni e la sua Inter che in Europa League diventa una mezza Under 21
e in campionato vince il derby grazie al veterano Samuel e all'incredibile
Zanetti. Ha 39 anni,ma ècome se ne avesse venti di meno. Un autentico fenomeno.
Xavier Jacobelli