Getty Images
Juve-Napoli, che delusione! Eder fuori ruolo all'Inter. Balotelli, impara da Zaza
La Fiorentina è tornata, è questo il verdetto della partita del "Franchi" contro l'Inter per il terzo posto. La formazione di Paulo Sousa ha ritrovato la brillantezza delle settimane passate dopo aver superato i postumi di un richiamo di preparazione molto tosto durante la sosta invernale. Rispetto all'Inter, ha dimostrato di avere un'idea di gioco migliore e più continua e ha trovato un Bernardeschi semplicemente devastante. Fatico a trovare un giocatore con caratteristiche simili attualmente, ma anche nella mia esperienza di allenatore; è un calciatore completo, moderno, con una capacità di corsa e di resistenza abbinate alla tecnica impressionanti. A destra è andato benissimo migliorando la sua fase difensiva, ma più centrale e vicino alla porta nel 4-2-3-1 può fare davvero il salto di qualità e diventare un fuoriclasse.
EDER FUORI RUOLO - Mi tocca ripetermi, invece, sull'Inter. La squadra di Mancini continua a faticare a trovare un assetto di gioco stabile; ha cambiato molto questa estate per trovare degli equilibri e, dopo l'ultimo mercato in cui si è preso un giocatore con le caratteristiche di Eder, il lavoro è ripartito daccapo. Alla Sampdoria, Eder giocava in maniera completamente diversa, svariava di più, attaccava gli spazi e i compagni sapevano come servirlo, mentre all'Inter non è ancora entrato in sintonia col resto della squadra e la sensazione è che abbia disimparato a giocare confinato sulla fascia. Mancini ha ripetuto più volte che i nerazzurri non siano da scudetto, ma a gennaio sono stati tra i pochi a fare investimenti importanti...
JUVE-NAPOLI, CHE DELUSIONE - Tornando sull'attesissimo scontro diretto di sabato, il Napoli non meritava affatto la sconfitta con la Juve. E' stata una partita da 0-0, molto equilibrata e interessante dal punto di vista tattico, ma sono rimasto un po' deluso. Mi aspettavo dagli esterni di entrambe le squadre un maggiore coraggio, una volontà diversa di creare la superiorità numerica e così non è stato. Zaza? Non mi sorprende più questa sua facilità di entrare in partita e spesso di deciderla. E' un giocatore col fuoco dentro, con questa carica innata ma giocare in una società come la Juventus, che vive per la vittoria e che ti inculca una certa mentalità, aiuta molto.
BALOTELLI, COSI' NON VA - Non ho seguito direttamente la vicenda Mihajlovic-Balotelli, con lo sfogo dell'allenatore del Milan a fine partita per l'atteggiamento non ritenuto idoneo del suo attaccante contro il Genoa. Il discorso di Mihajlovic ("Chi non dà tutto fino al 94', con me non gioca più", ndr) però è giustissimo e vale per qualsiasi giocatore: nel calcio moderno non è possibile pensare di giocare anche solo 5 minuti senza dare tutto sul piano del sacrificio. L'esempio di Zaza deve servire da lezione.
EDER FUORI RUOLO - Mi tocca ripetermi, invece, sull'Inter. La squadra di Mancini continua a faticare a trovare un assetto di gioco stabile; ha cambiato molto questa estate per trovare degli equilibri e, dopo l'ultimo mercato in cui si è preso un giocatore con le caratteristiche di Eder, il lavoro è ripartito daccapo. Alla Sampdoria, Eder giocava in maniera completamente diversa, svariava di più, attaccava gli spazi e i compagni sapevano come servirlo, mentre all'Inter non è ancora entrato in sintonia col resto della squadra e la sensazione è che abbia disimparato a giocare confinato sulla fascia. Mancini ha ripetuto più volte che i nerazzurri non siano da scudetto, ma a gennaio sono stati tra i pochi a fare investimenti importanti...
JUVE-NAPOLI, CHE DELUSIONE - Tornando sull'attesissimo scontro diretto di sabato, il Napoli non meritava affatto la sconfitta con la Juve. E' stata una partita da 0-0, molto equilibrata e interessante dal punto di vista tattico, ma sono rimasto un po' deluso. Mi aspettavo dagli esterni di entrambe le squadre un maggiore coraggio, una volontà diversa di creare la superiorità numerica e così non è stato. Zaza? Non mi sorprende più questa sua facilità di entrare in partita e spesso di deciderla. E' un giocatore col fuoco dentro, con questa carica innata ma giocare in una società come la Juventus, che vive per la vittoria e che ti inculca una certa mentalità, aiuta molto.
BALOTELLI, COSI' NON VA - Non ho seguito direttamente la vicenda Mihajlovic-Balotelli, con lo sfogo dell'allenatore del Milan a fine partita per l'atteggiamento non ritenuto idoneo del suo attaccante contro il Genoa. Il discorso di Mihajlovic ("Chi non dà tutto fino al 94', con me non gioca più", ndr) però è giustissimo e vale per qualsiasi giocatore: nel calcio moderno non è possibile pensare di giocare anche solo 5 minuti senza dare tutto sul piano del sacrificio. L'esempio di Zaza deve servire da lezione.