Luigi Del Neri, per la sfida contro il Milan, ha pochissimi dubbi. Un paio in difesa e uno in attacco. Per il resto, al centro del campo, il tecnico di Aquileia sarà costretto a fare scelte obbligate. Pepe è squalificato, Aquilani è indisponibile, Sissoko è stato operato e sarà fuori gioco fino a fine stagione e Salihamidzic, fin qui utilizzato poco o nulla, non è al 100% a causa della contrattura alla coscia rimediata tre giorni fa. Dunque davanti alla difesa agiranno, gioco forza, Krasic e Martinez sulle fasce, con Felipe Melo e Marchisio coppia centrale. In porta rientrerà Buffon dopo il cartellino rosso rimediato a Lecce e dopo aver scontato la squalifica contro il Bologna.

Nel reparto difensivo, invece, c'è il solito dubbio: Chiellini a sinistra o centrale? Vedremo quale sarà la scelta dell'allenatore più 'hot' della serie A (la sua panchina scotta!), ma Del Neri sembra orientato a lasciarlo ancora sull'out sinistro. In caso contrario Traorè prenderà il suo posto con Giorgio al posto di Barzagli al fianco di Bonucci, unico sicuro del posto dalla metà campo in giù. Anche il difensore toscano non è in splendida forma e soltanto ieri ha ripreso a correre sul campo dopo tanta palestra, ma stringerà i denti per non lasciare il reparto in emergenza. A destra ballottaggio Grygera-Sorensen.

In attacco, invece, l'unico certo di giocare è Matri, ex di turno essendo cresciuto nelle giovanili del Milan. Ad affiancarlo sono in tre a giocarsi una maglia: Toni e Del Piero sembrano favoriti su Iaquinta per il ballottaggio finale, con l'ex attaccante del Genoa in vantaggio su tutti. Ma non è da escludere un impiego del capitano dal primo minuto. D'altronde l'esclusione contro l'Inter non gli ha fatto certo piacere e oltretutto Pinturicchio non parte dal primo minuto ormai da un mese, ovvero dal 2 febbraio, giorno in cui la Juve perse 2-1 a Palermo. Alex è abituato a lasciare il segno contro il Diavolo, avendo già segnato otto gol in carriera al Milan, di cui quattro decisivi. E i tifosi rossoneri hanno ancora ben impressa nella mente la rovesciata di Del Piero che permise a Trezeguet di segnare il gol decisivo per lo scudetto 2006, revocato poi dai fatti di Calciopoli.