Juve, le mani di Buffon sullo scudetto
Le mani sul quinto scudetto consecutivo sono sempre le sue. Almeno quanto la voce. Sua la faccia di chi si è assunto le responsabilità dopo il ko di Reggio Emilia con il Sassuolo, riportando tutta la Juve a guardarsi allo specchio e a diventare vera Juve senza cercare alibi o facili scuse. Sua la faccia di chi con orgoglio ha difeso i propri colori in settimana, riportando tutti gli avversari sulla terra a riconoscere semplicemente i meriti di una Juve stratosferica e più forte di tutto, come quel ruolino di marcia di 20 vittorie su 21 partite avrebbe dovuto dimostrare senza se e senza ma. E ora che il contatore è salito ancora una volta, ora che il vantaggio sulla seconda è salito momentaneamente a +9 con sei partite ancora da disputare (di cui quattro in casa), ora che un altro pezzo bello grande di quinto scudetto consecutivo è stato cucito sul petto della maglia bianconera, è ora che una volta di più si riconoscano i meriti di una leggenda vivente come Gigi Buffon. Leader totale, decisivo sul campo ancora più di quanto non faccia nello spogliatoio, al di là dei record raggiunti. Perchè se le giocate di Morata, Mandzukic e Pogba han potuto permettere alla banda di Allegri di ribaltare lo svantaggio iniziale a San Siro, il merito è principalmente di quel ragazzino che poteva essere il padre del collega rossonero e che invece non si stanca di fare il fenomeno in una stagione che lo sta rapidamente riportando ai livelli da Pallone d'Oro del 2006.
DUE MIRACOLI E MEZZO – Scaramanzia e artimetica a parte, la Juve proprio con la vittoria di San Siro dovrebbe aver messo il sigillo sul quinto scudetto consecutivo. Il più incredibile dei cinque, guardando ai primi due mesi e mezzo di campionato anche più del primo vinto dalla Juve di Conte in rimonta sul Milan di Allegri. Ed il punto esclamativo arriva proprio dopo un Milan-Juve che ha visto i rossoneri sfiorare davvero la vittoria, che a tratti sarebbe anche stata meritata. Peccato per Mihajlovic che proprio Buffon avesse deciso di vincere anche la sfida nella sfida con il suo potenziale erede Donnarumma. Un intervento strepitoso su Balotelli sullo 0-0 ha anticipato il quasi miracolo su Alex che non ha evitato l'1-0. E poi il miracolo, doppio, è arrivato sull'1-1 prima sulla rasoiata di Bacca tra mille gambe a coprirne la visuale e a renderne più difficile di quanto potesse sembrare la parata, poi ancora sul tapin di Balotelli quando il nome di Super Mario sembrava ormai pronto ad essere segnato sul tabellone. Una doppia parata che ha fatto capire come sarebbe andata a finire anche a San Siro. E con ogni probabilità anche la lotta scudetto, per un tricolore su cui il nome di Gianluligi Buffon rimarrebbe impresso come mai prima se dovesse effettivamente arrivare a Torino.
@NicolaBalice