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    Juve, le intercettazioni di Cherubini e Arrivabene che rischiano di riaprire il processo plusvalenze

    Juve, le intercettazioni di Cherubini e Arrivabene che rischiano di riaprire il processo plusvalenze

    • Redazione CM
    La Procura Figc ha chiesto la revocazione della sentenza con cui la Corte d’appello aveva assolto nel maggio scorso la Juventus e altri 10 club nel processo sulle plusvalenze, dopo aver ricevuto, dalla Procura di Torino, le carte dell’inchiesta giudiziaria, tra cui diverse intercettazioni, audizioni e interrogatori, che hanno contribuito alla richiesta di riapertura.

    LE INTERCETTAZIONI DI CHERUBINI - Repubblica oggi riporta altri stralci delle deposizioni dei tesserati della Juventus davanti ai pm. Il direttore sportivo della Juventus, Federico Cherubini, ascoltato dai pm e dalla Guardia di Finanza il 27 novembre 2021 (otto ore di audizione), ha ammesso: "Io più volte mi sono lamentato con Fabio Paratici, che i valori che stavamo dando a quei giocatori non erano congrui". Ha detto di "essere a conoscenza" della pratica di dare mandati artificiali agli agenti, che per la Procura può configurare falsa fatturazione. La deposizione si conclude con un "riferimento a plusvalenze sane, non artefatte nei valori". Salvo poi, alla rilettura delle dichiarazioni, rimangiarsela: "Ero stanco".

    LE INTERCETTAZIONI DI ARRIVABENE - Anche Arrivabene, davanti ai pm, è stato significativo, scrive Repubblica: "Alla Juve c’era tensione economica, non finanziaria. Ma devo dire che è un problema del calcio italiano complessivo, non solo della Juve. Sono rimasto allibito. La Federazione parla di cambiamenti solo ora, dopo il vostro “intervento”, mi chiedo dove fossero prima".

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