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    Allegri: 'Bernardeschi stringe i denti, no comment su De Laurentiis' VIDEO

    Allegri: 'Bernardeschi stringe i denti, no comment su De Laurentiis' VIDEO

    • Nicola Balice, inviato a Vinovo
    Alla vigilia della sfida con il Sassuolo arriva la tradizionale conferenza di Max Allegri: il mercato si è appena concluso, l'infermeria è sempre piena, la Champions si avvicina, le polemiche non mancano mai specialmente in partenza da Napoli. Questi i temi toccati dal tecnico bianconero.

    INFORTUNI - "Ritorno al 3-5-2? Avete fatto tutto voi... (ride,ndr). Douglas Costa difficilmente ci sarà, sarebbe un rischio farlo giocare. Bernardeschi ha più probabilità, il suo è solo un colpo. Non ci fossero loro, ci metteremo un altro con caratteristiche diverse. Che sia 3-5-2, 4-4-2 e via così, è solo questione di numeri. Fuori tutti è chiaro che Bernardeschi deve stringere i denti. Gioca, per forza"

    DE LAURENTIIS - "Non commento le parole di un grande presidente. Le grandi squadre hanno rapporti con squadre medio piccole, sia per prendere giocatori che per darli. Negli ultimi anni sono usciti molti giocatori dal settore giovanile della Juve. Sono tanti che possono stare in Serie A. Basta vedere Romagna e Cerri per esempio."

    HIGUAIN - "Le due panchine inziali gli hanno fatto bene, come hanno fatto bene a Mandzukic e Dybala. Sta facendo bene, ma può fare meglio".

    MARCHISIO - "Sta bene, è in buona condizione ma è chiaro che avrebbe bisogno di giocare"

    ALTERNATIVE - "Se Bernardeschi non ce la dovesse fare, si potrebbe giocare con uno in più dietro. Oppure mettere uno con caratteristiche diverse, può giocare Lichtsteiner più alto o Sturaro nei tre davanti. Sarà partita a rischio perché veniamo da buona partita di Bergamo, da oggi si entra nella partita di domani e non possiamo permetterci cali o di perdere punti perché il Napoli sta viaggiando con media punti straordinaria"

    SCUDETTO - "Si decide nelle ultime cinque partite, quando avremo tre scontri diretti".

    LICHTSTEINER - "Non c'è stato errore di valutazione, è stata fatta una scelta. In quel momento lì della stagione avevo bisogno di un giocatore in più in mezzo. Poi lui si è rivelato come sempre un grande professionista, ha giocato tanto in campionato, è uomo di grande affidabilità e rendimento, ora rifacendo la lista Champions ho pensato di reinserirlo. Sono molto contento per lui, per quanto sta dando ancora alla causa della Juventus".

    DIFESA - "Non c'è nulla di tattico nell'aver subito un gol in 14 partite. E' tutta questione di disponibilità e maggiore attenzione. Ora subiamo di meno, prendiamo anche meno tiri in porta. La cosa è molto semplice da fare, con cattiveria e aggressività che nelle ultime partite ha fatto sì che la squadra prendesse meno tiri e meno gol. Ma su questo bisogna ancora lavorare davanti".

    ALEX SANDRO - "Ho pensato di utilizzarlo nel tridente a sinistra o a destra, ma dipende tutto da Bernardeschi e poi deciderò".

    BERARDI - "E' ancora giovane, ha tempo per rifarsi. Non da domani (scherza, ndr)... E' la dimostrazione che in questo momento nel calcio è facile arrivare, una volta prima che un giocatore possa essere stato ritenuto valido doveva passare molto più tempo. Ora c'è la moda che bastano 36 minuti, poi ci si perde. Per rimanere a grandi livelli serve la forza nella testa, perché le qualità tecniche uno non le disimpara: per 15 anni bisogna restare concentrati, chi ce la fa rimane e chi non ce la fa si perde, è selezione naturale".

    NAPOLI - "Alla fine il campionato lo vince la squadra migliore, che merita di vincerlo. Non è la Champions che si devono incastrare situazioni, dal sorteggio favorevole al momento in cui giochi la partita. In campionato la componente fortuna dopo 38 partite, comunque sia, il campionato lo vince la squadra migliore. Se il Napoli sente la nostra pressione? Non lo so, vince chi è più forte, il resto son chiacchiere da bar".

    RUGANI - "L'ho detto tante volte, fa parte di un reparto dove ci sono giocatori forti. Ha giocato 14 partite, ha fatto anche buone prestazioni, ma devo fare delle scelte. Rugani e Romagnoli sono i due giocatori giovani più forti per il futuro del calcio italiano".

    CARDIFF - "Non ho visto il video di Zidane, lo vedrò perché mi incuriosisce. Il Real Madrid ha vinto 12 Champions, la Juventus è arrivata 9 volte in finale. Non è questione di tranquillità, quella partita lì è stata vinta semplicemente dalla squadra più forte. Abbiamo disputato un ottimo primo tempo, abbiamo poi pagato il fatto di aver giocato da gennaio con i soliti quattro là davanti, abbiamo trovato un Real Madrid in crescendo. Gara anche decisa dagli episodi, ma il Real Madrid ha meritato".

    DYBALA - "Sta recuperando bene, mancano ancora tanti giorni verso il Tottenham. Vediamo, deve rientrare nelle migliori condizioni, perché non c'è solo la gara d'andata".

    PELLEGRI - "Una riflessione? E' semplice. Non posso dire se diventa o non diventa un campione. La scelta è stata fatta da lui, dalla società. Il problema è un altro: il campionato italiano sta perdendo forza a livello economico, si rischia che tanti giovani possano andare all'estero".

    PJACA - "Col senno di poi non si va da nessuna parte. Quando si prende una decisione e si fa una scelta, in quel momento era giusta. Comunque Pjaca aveva bisogno di giocare. Poi non potevamo sapere di Cuadrado, Douglas Costa, eccetera. Lui aveva bisogno di andare via, per giocare e tornare l'anno prossimo nelle migliori condizioni". 
     

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