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Juve, la bella partita della signora Frappart: merita 7. E con lei volano molti meno 'vaffa'...
LA GESTION - Tutto normale, quindi. Eppure eccezionale, perché il fischietto francese sta facendo la storia. È stata la prima donna ad arbitrare una partita di calcio maschile in Europa, già in quella Supercoppa tra Chelsea e Liverpool aveva dimostrato il suo valore. Ora la prima volta in Champions, altra barriera buttata giù, anzi scavalcata dalla minuta Stephanie. Sempre puntuale e sempre precisa anche in termini di posizionamento, minuta tra i giganti in campo, ma sempre sicura. Le proteste? Ci sono state, ma in quantità minore e modalità decisamente meno invadente rispetto al solito. Ha inciso nuovamente il fatto che la partita avesse un'importanza relativa ai fini del risultato. Forse pure un po' di inevitabile soggezione, perché nei confronti di una donna può sembrare più giusto e doveroso avere un garbo diverso rispetto a quei testa a testa rabbiosi ed eccessivi che spesso subiscono i colleghi di Stephanie. Chissà che non possa essere una soluzione, soprattutto ad alti livelli. Per dare l'esempio e far volare meno vaffa, qualche donna in più anche nel calcio maschile. Certo, Frappart è una fuoriclasse, per personalità e competenze, altrimenti non sarebbe arrivata dov'è in un contesto maschilista ancor prima che maschile. Ma il concetto stesso di prima volta dovrebbe dare il via anche a una seconda, una terza e così via.