Juve senza stella d'argento: ecco perché
Tre stelle bastano e avanzano. Per ora. In occasione della conferenza stampa di fine stagione, Andrea Agnelli è stato chiaro: non sono previste stelle d'argento nella nuova maglia della Juve, come ricordo delle dieci Coppe Italia conquistate. Una scelta che può essere letta in vari modi, ma il più solido riconduce sempre alla battaglia decisa e portata avanti con convinzione fin dal proprio insediamento da presidente della Juve riguardo le sentenze di Calciopoli e gli Scudetti del 2005 e 2006, quindi sul numero complessivo dei tricolori nella bacheca bianconera: una diatriba ancora lontana dal potersi ritenere conclusa, 31 in Figc e sulla “carta”, 33 allo Juventus Stadium e sul “campo”.
GUERRA SENZA FINE - La stella d'argento di cui tanto si è parlato nelle ultime settimane, semplicemente non è prevista da alcun codice del regolamento. Cucirsela sul petto sarebbe un'iniziativa autonoma e per certi versi violenta, che porterebbe ad un nuovo scontro con le istituzioni del calcio che per il momento non hanno ancora ideato un simbolo definitivo per la prima squadra in grado di conquistare dieci Coppe Italia. Diverso, ovviamente, sarebbe il discorso se l'iniziativa partisse da Roma. In sostanza non lottare per un tema che non è ancora stato affrontato, che quindi pone tutte le società sullo stesso piano per una legge uguale per tutti, regala ulteriore valore e dignità alla battaglia di Andrea Agnelli e di tutta la Juve riguardo quella terza stella d'oro che ha dovuto attendere due Scudetti di più per essere riconosciuta dalla Figc. Una battaglia che vedrà il presidente bianconero in prima linea fino a quando la sua Juve non riterrà di aver ottenuto giustizia.
Nicola Balice
@NicolaBalice