Juve, Kutuzov da Ravezzani smentisce accuse a Conte: 'E' all'oscuro di tutto'
Vitali Kutuzov, ex giocatore del Bari, è intervenuto ieri sera a 'Lunedì di rigore', la trasmissione condotta da Fabio Ravezzani, su Antenna 3.
Scrive il sito ju29ro.com: "La sua testimonianza ha smontato d'un sol colpo le indiscrezioni apparse sul Corriere della Sera, secondo le quali proprio Kutuzov sarebbe il misterioso giocatore che avrebbe dichiarato che Conte sapeva delle combines dei suoi giocatori (anche se ne ignorava le contropartite in denaro).
Ha iniziato ribadendo quello che aveva già detto l'altroieri al 'Corriere del Mezzogiorno', cioè esprimendo tutta la sua meraviglia per il fatto che sia stato violato il segreto istruttorio: inoltre la tempistica lo ha fatto pensar male: "Qualcuno voleva mandare la Juve giù, prima di Juve-Napoli: non so se sia un caso o se sia stato fatto in maniera un po' sporca. E' una cosa non bella tra due uomini e tra l'altro io non ho neanche la possibilità di rispondere perché tutto deve essere secretato; e siccome era secretato da entrambe le parti; se qualcuno dice qualcosa deve dire da dove l'ha preso, altrimenti può passare per bugiardo".
Kutuzov non è entrato nei particolari della deposizione resa, precisa più volte che non può farlo, che è legato all'obbligo del segreto con chicchessia, ma ha affermato: "Io ho detto non di più e non di meno di quello che sanno tutti e alla fine più o meno ho ripetuto le parole di tutta la squadra. Alla fine non so come ci son rimasto in mezzo io..." . Quindi la sua deposizione non si è discostata da quella dei compagni che dicono di un Conte all'oscuro di tutto.
Si sente messo in mezzo perché forse il bersaglio più semplice, svincolato e ancora senza una squadra, e teme che qualcuno voglia usare le sue parole contro Conte.
Perché lui non si ritrova proprio in quelle parole del 'Corriere della sera', che gli pare ostile alla Juve; ritiene che le sue dichiarazioni siano state quantomeno travisate: "Diciamo che una cosa detta in una maniera, girata in un'altra maniera, diventa cattiva, è un gioco di parole"; e poi insiste: "Il Corriere della sera scrive qualcosa che non può sapere".
Su quelle partite di fine campionato ha commentato: "Un giocatore che ha vinto il campionato, una squadra che ha vinto il campionato, che impressione potrà avere andando a fare quelle due partite che rimangono, va per divertirsi".
Eppure Conte, consapevole, vista anche la sua lunga esperienza da calciatore, che in quelle situazioni entusiasmo e motivazioni sono quantomeno in fase calante, non lesinava gli incitamenti:"Ma Conte ha cercato di motivarci fino all'ultimo momento - ha detto Kutuzov - fino all'ultima partita, lui si è comportato come un allenatore per il quale il campionato non era finito. Ci faceva i complimenti, diceva: vinciamo l'ultima partita e facciamo festa".
Ha glissato sugli eventi particolari accaduti tra giocatori in quello spogliatoio, perché, ha ribadito, l'interrogatorio è secretato, ma ha affermato orgogliosamente: "Io ho cercato di comportarmi come un uomo fino all'ultimo giorno in cui sono stato nel Bari" .
Ha sottolineato infine quanto buono fosse il suo rapporto con Conte: "Avevo un rapporto buono col mister e adesso si è rovinato e non so come guardarlo in faccia; e continuo a dire che è un grande allenatore e un grande uomo, e vorrei chiamarlo e parlarci tranquillamente, ma sono in difficoltà nel parlare con lui... E' una storia creata per vendere giornali, finirà per far uscire mister Conte ancora più forte e deciso a non mollare mai. Anzi, quando finisce squalifica, quello non esce più e vince il campionato". E ha pregato la trasmissione di fargli pervenire i suoi saluti.