L'Atalanta non ci sta e convoca Koopmeiners. Le condizioni per andare: prezzo, contropartite e Premier
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DOPPIO ERRORE - Il suo valore è di 60 milioni di euro. Per questo, quando si iniziava a vociferare di offerte sui 40-45 milioni, addirittura meno di quanto già rifiutato al Napoli un anno prima, senza la vetrina europea, avrebbe dovuto capire. La società con cui doveva impuntarsi non era l’Atalanta, rimasta sempre chiara, coerente e ferma a cederlo solo davanti a quella maxicifra, ma la Juve che si ostinava a non presentare offerte congrue. Ora comunque è arrivato il punto di non ritorno, ma la società non ci sta a subire il “ricatto”, come l’ha giustamente chiamato mister Gasperini nella lunga intervista rilasciata a L’Eco di Bergamo. Per questo l’ad Luca Percassi, anche quando non era sollecitato dalla stampa in merito, ci ha tenuto sempre a precisare nei giorni scorsi: “Non è nei piani della società cedere Koopmeiners”. Sottinteso, non a queste condizioni, non da scavalcata. La Juve e Koopmeiners hanno fatto i loro conti senza l’oste, il club bergamasco che detiene il cartellino del suo giocatore e che ha quindi l’ultima parola.
COSA VORREBBE L'ATALANTA - Ovvio però che non tratterrà il giocatore senza la sua volontà anche perché, senza allenarsi, Gasperini certamente non lo farà giocare, e quindi è come non averlo. Quindi, Koopmeiners partirà. I Percassi vorrebbero cederlo alle loro condizioni, quel minimo di 60 milioni di cui si parla da mesi, e per come si sono svolti i fatti (la Juve che si muove in anticipo direttamente sul giocatore, senza tener conto che Koopmeiners era nel pieno di una stagione in cui si giocava tutto, e l’olandese che “fa i capricci” rifiutandosi di allenarsi nella squadra che l’ha fatto diventare il tuttocampista più forte, almeno, d’Italia), preferirebbe di gran lunga cederlo altrove. Magari in Premier, dove la liquidità non manca, dove il Liverpool rimane interessato e dove lo United lo scorso anno aveva versato 85 milioni per Hojlund senza batter ciglio, nonostante fosse molto più giovane e avesse segnato meno di Koopmeiners.
COSA SUCCEDE ORA - La realtà però è che Koopmeiners vuole solo la Juve, vuole solo onorare quell’accordo di massima che sfoglia ormai di nascosto da cinque mesi. Quindi i fatti sono due: o la Juve si deciderà a versare una cifra il più vicina possibile ai sessanta milioni, oppure l’Atalanta potrebbe approfittarne chiedendo l’inserimento nella trattativa della contropartita Milik, l’altro attaccante su cui aveva messo gli occhi per sostituire Scamacca. Nonostante l’arrivo di Retegui, come ha spiegato Gasperini, servono ancora dei giocatori in rosa e in attacco non sono mai abbastanza per far fronte a Supercoppa, Super Champions e un campionato dove l’Atalanta “non vuole fare la fine del Napoli dopo lo scudetto”.
CONVOCATO - Intanto il club bergamasco ha regolarmente convocato il centrocampista olandese per l'allenamento del pomeriggio, a conferma che il giocatore non è fuori rosa. Venerdì 9 agosto, l'Atalanta affronterà in amichevole il St. Pauli a pochi giorni dalla Supercoppa Europea contro il Real Madrid.
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