Juve, Jovetic + l'asso argentino: si può
Non è assurdo immaginare l’arrivo alla Juventus di Jovetic e di uno tra Higuain e Tevez , per il semplice motivo che è la Juventus stessa a titillare il doppio colpo, a pianificare le strategie affinché si realizzi uno sviluppo in realtà triplice, quanto al rinnovamento del parco attaccanti. Doppio, o meglio triplice, perché non si deve mai dimenticare l’ingaggio già prenotato di Llorente a costo zero, quanto alla spesa per il cartellino. Ciò che emerge dal mare magnum attuale del mercato bianconero induce a leggere meglio anche questo continuo danzare di Marotta e Paratici su tavoli diversi, tra piste chiaramente alternative tra di loro e altre che invece si sommano, si sposano, si dipanano lungo il percorso di binari paralleli. Dietro alle indiscrezioni e ai retroscena che si allargano da Jovetic a Higuain, passando per Tevez (nella pagina a fianco maggiori dettagli sui due sudamericani), si snodano ragionamenti non solo economici, non solo prettamente sportivi. Pensare a una nuova Juventus con in rosa Llorente, Jovetic e appunto uno dei due argentini ha un senso sia relativamente all’esposizione finanziaria, sia dal punto di vista tattico. Ragioniamo per gradi.
«LA PRIORITA’» Punto primo, l’esigenza di un rinnovamento radicale sul fronte offensivo. Ancora l’altra sera, prima della partita con la Sampdoria, era proprio Marotta a dichiarare, in sostanza, che il rafforzamento del parco attaccanti è «la priorità» del prossimo mercato che condurrà Juventus. Non certo a margine di questa ammissione va letta la prima conseguenza: nel paniere dei soldi da investire nelle trattative, la maggior parte del budget sarà destinata proprio alla ricerca di un paio di nuovi attaccanti. La qual cosa si accompagna all’ Operazione Refresh di cui si è fatto un gran parlare nei giorni scorsi. Ovvero il caldo invito, diciamo così, espresso da Conte ad Agnelli , Marotta e Paratici, affinché il mercato in uscita contempli cessioni chirurgiche a cominciare dall’attacco.
IL TESORETTO L’obiettivo non è solo l’acquisizione di un tesoretto, ma anche favorire l’uscita di scena di alcuni giocatori ritenuti non più sufficientemente affamati. O tarpati da oggettivi limiti tecnici. Se non addirittura vicini a un certo logorio fisico. Il che, nella ridda dei nomi evocati, ha portato a ulteriori conferme quanto al fatto che, oltre a salutare Anelka e Bendtner per fine prestito, la Juventus preveda di cedere almeno due punte tra Matri, Giovinco, Vucinic e Quagliarella . Ma non limitiamoci a questo aspetto numerico.
LA TATTICA In tale contesto sono aumentate negli ultimi giorni le voci che portano a galla la possibilità che Conte nella prossima stagione modifichi nuovamente il modulo di riferimento, per passare a un più elastico e imprevedibile tridente offensivo. Non ci sarebbe affatto da stupirsi, insomma, se la Juventus di domani utilizzasse spesso e volentieri, se non con radicata continuità, il 4-3-3. E in un 4-3-3 potrebbero cimentarsi efficacemente, cioè senza snaturare le proprie caratteristiche, proprio Jovetic, Tevez e Llorente, per esempio. E lo stesso Higuain è ritenuto da Conte e dalla dirigenza bianconera assolutamente compatibile con il pivot basco: per quella capacità dell’argentino di aprire spazi, di svariare sul fronte dell’attacco, di accompagnare un altro centravanti. L’eclettismo di Jovetic da seconda punta o trequartista è poi sotto gli occhi di tutti.
I SOLDI E’ del tutto evidente che dal punto di vista economico la strategia che sta perseguendo Marotta porta a un’agognata riduzione dell’esposizione economica per JoJo, in particolare. L’obiettivo è palese: dimezzare quantomeno il prezzo del montenegrino attraverso l’inserimento di due contropartite tecniche. I bianconeri mettono sul tavolo la comproprietà di Marrone (valutata dalla Juve 5 milioni), oltre al cartellino di Matri, che per la Juventus non vale meno di 12 milioni (Quagliarella guadagna troppo per i tetti salariali dei Della Valle , mentre Giovinco non affascina i viola). E ora spunta anche Isla , in uscita da Torino: altro giocatore apprezzato dalla Fiorentina, che però vorrebbe tenere questa trattativa slegata dall’ affaire Jovetic. Che poi la Juventus punti anche a un pagamento rateizzato, quanto alla cifra da versare ai viola, è un altro dato di fatto. Potrà andare in porto questo percorso programmatico? I fatti dicono che i vertici bianconeri ci credono, ci provano. Ma solo una chiara presa di posizione di JoJo a favore di un suo trasferimento in bianconero può rafforzare le posizioni della Juventus e indebolire le autodifese dei viola.