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Juve, intercettato Arrivabene: 'Lì sono tutti esperti a fare i trucchetti'. I PM: Elkann e Agnelli sapevano
Tutti sapevano — sottolinea la Procura — a partire dal presidente bianconero: "Le “manovre correttive” in questione, tuttavia, sono “manovre illecite” e Agnelli è pienamente consapevole di questo". La situazione contabile del club arrivò anche all’orecchio di John Elkann (non indagato), con il quale Agnelli parlò al telefono: "L’azionista di maggioranza — commentano i pm — nelle persone del legale rappresentante Elkann o dei dirigenti di volta in volta interessati, appare pienamente a conoscenza delle problematiche finanziarie della Juventus e, soprattutto, delle manovre correttive (in particolare, plusvalenze), studiate al fine di “alleggerire” i bilanci e al fine di consentire la permanenza “sul mercato” di Juventus senza la perdita dei “pezzi pregiati”".