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  • Juve-Inter sul mercato:| Valgono 327 contro 176 milioni

    Juve-Inter sul mercato:| Valgono 327 contro 176 milioni

    Sfida da 503 milioni: bianconeri a 327, nerazzurri a 176. La Juve investe da 4 anni, è in ascesa. L'Inter ha avviato un nuovo progetto. E' il confronto tra chi spende di più sul mercato.
    Juve da ricchi, Inter da rincorsa.
    La formidabile armata di Agnelli contro la riemergente Inter di Moratti. Il confronto di mercato è impietoso ed è tutto a favore della ricca Juve. Gli investimenti bianconeri degli ultimi quattro anni stanno pagando in termini di risultati e di patrimonio tecnico. Invece i nerazzurri sono appena ripartiti. Proprio in estate Branca e Ausilio hanno gestito la dolorosa chiusura del grande ciclo del triplete di Mourinho. Un percorso lungo, ancora da completare, ma evidentemente è un’operazione rigenerante per la classifica.


    Investimenti In ogni caso nell’ultimo calcio-mercato Juve e Inter sono stati i club che hanno speso di più in Serie A per rafforzare le loro rose. A Torino hanno chiuso con ingaggi per 56,4 milioni di euro e un rosso di 34,2. Invece i nerazzurri hanno acquistato per 48 milioni, chiudendo con un disavanzo di 13 milioni. Quindi uno sforzo ingente, a riprova delle rispettive ambizioni: i bianconeri con la prospettiva di far bene in Champions, i nerazzurri nell’intento di ritrovare subito un posto nella massima competizione europea.

    Rossi pesanti In parallelo c’è il duello a distanza conto economico. L’ultimo bilancio dei campioni d’Italia è in progresso, ma offre un disavanzo complessivo di 48 milioni di euro. Anche la società di Massimo Moratti ha ridotto le perdite a 78 milioni. Tuttavia è ancora ingente il fardello degli anni precedenti, caratterizzati da dispendiose coccole salariali non più sostenibili. Da questo punto di vista i manager di Moratti sono stati più virtuosi di quelli di Andrea Agnelli, riducendo il monte-stipendi a 100 milioni di euro. Invece la società di corso Galileo Ferraris è in crescita a quota 115, senza contare gli incentivi previsti dai contratti flessibili. Un percorso opposto che esprime al meglio le attuali differenze gestionali tra i due club.

    Fasi opposte Il dettaglio finanziario permette di capire bene come alla Juve siano nel pieno di un ciclo che ha visto ringiovanire una rosa ormai più che potenziata. Poi, Antonio Conte ha fatto il resto con il suo lavoro sul campo. Nella sua scia c’è anche la trasformazione di Andrea Stramaccioni. E’ un’Inter che poggia ancora sui senatori (e ciò spiega il netto divario nelle valutazioni), masta gradualmente dando spazio all’onda verde con l’ausilio di innesti importanti come quelli di Cassano, Palacio e Guarin.

    Totali boom In ogni caso i giocatori convocati per la sfida di domani allo Juventus Stadium valgono una cifra enorme: 503 milioni di euro. Un computo spesso virtuale, ma che dà la sensazione chiara delle prospettive dei due club. Scendendo nello specifico i 23 giocatori della Juve possono essere quotati 327 milioni (202 in campo, 125 in panchina). Dal canto loro, i 21 nerazzurri pesano per 176 milioni (95 in campo, 81 in panchina). Come mai questo gap? Di sicuro pesa l’assenza per infortunio di Wesley Sneijder: l’olandese se dovesse finire sul mercato non potrebbe costare meno di 20 milioni, mentre molti altri nerazzurri pagano l’età ormai avanzata che sul mercato concede pochi crediti.

    Prospettive In casa bianconera l’uomo del giorno è di sicuro il francese Paul Pogba, arrivato in estate a parametro zero dal Manchester United. Un’occasionissima. Tanto è vero che ora non può essere valutato meno di 20 milioni, anche se Marotta e Paratici faranno di tutto per dargli a lungo un posto da protagonista in bianconero. Sull’altro fronte, invece, il fiore all’occhiello è il brasiliano Juan Jesus, un altro ventenne arrivato nel gennaio scorso in punta di piedi dall’Internacional di Porto Alegre, al costo di soli 3 milioni di euro. Nel suo caso ci limitiamo a 10 milioni, ma è una stima che presto potrà essere considerata per difetto. In rampa di lancio ci sono altri giovanotti sui due fronti. Ed è questa la strada da condividere, l’unica formula per rimettere i conti a posto senza rinunciare ai successi. La vocazione che unisce proprio Juve e Inter.


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